"In questi giorni offrirò la Messa per gli ammalati di questa epidemia il coronavirus, i medici, gli infermieri, i volontari che aiutano tanto, i famigliari, per gli anziani che stanno nelle case di riposo, per i carcerati rinchiuso, preghiamo insieme questa settimana, questa preghiera forte al Signore: Salvami, o Signore, e dammi misericordia. Il mio piede è sul retto sentiero. Nell’assemblea benedirò il Signore".
"La Chiesa che vive in Italia e, attraverso le Diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il Paese.
La sala stampa della Santa Sede comunica che : “In coordinamento con i provvedimenti varati dalle Autorità italiane, in data odierna sono state adottate alcune misure volte ad evitare la diffusione del Covid-19 da osservarsi nei Dicasteri e negli altri Enti della Santa Sede o ad essa collegati e nel Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.
È un po’ strana questa preghiera dell’Angelus di oggi, con il Papa “ingabbiato” nella biblioteca, ma io vi vedo, vi sono vicino. E vorrei incominciare anche ringraziando quel gruppo [presente in Piazza] che manifesta e lotta “Per i dimenticati di Idlib”. Grazie! Grazie per quello che fate. Ma questo modo di oggi di pregare l’Angelus lo facciamo per compiere le disposizioni preventive, così da evitare piccoli affollamenti di gente, che possono favorire la trasmissione del virus.”. E’ questo il primo saluto di Papa Francesco all’ Angelus di oggi.
La voce girava da un paio di giorni ma solo oggi la Sala Stampa ha confermato che "la preghiera dell’Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e non in piazza, dalla finestra.
“La vita dell’uomo ha un valore grandissimo agli occhi di Dio. Se, in alcune circostanze, qualcosa attenta alla salute e alla vita stessa di molti uomini, e forse anche la nostra, non dobbiamo sentirci soli di fronte a questo nemico. Siamo tutti chiamati ad affrontare questa emergenza sanitaria internazionale con serietà, serenità e coraggio, rendendoci disponibili anche ad alcuni sacrifici nel nostro stile quotidiano di vita per il bene comune: il bene nostro e quello di tutti. Ognuno è chiamato a fare la propria parte, ma non è solo: abbiamo la protezione di Dio, che veglia su ciascuno di noi con l’amore di Padre, e uomini e donne che condividono con noi il cammino della vita e la solidarietà nel tempo presente e che verrà”. Così un messaggio del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita rivolto ai laici e alle famiglie.
Molto prima del coronavirus in Piemonte, in occasione di epidemie di peste, colera, influenza spagnola c’era un luogo dove si poteva pregare insieme e assistere alle celebrazioni liturgiche domenicali e…non solo. Si tratta di una piccola chiesa che si trova nelle Valli di Lanzo, sopra Ceres, dove nel 1575, per poter celebrare e partecipare alle liturgie nonostante la terribile epidemia di peste divampata quell’anno, si recavano i fedeli della zona.
"Ho sentito forte il grido della nostra città, dell’Italia e del mondo, in questo momento particolare che stiamo vivendo. È una situazione a cui non siamo abituati, che ci preoccupa, ma soprattutto ora siamo chiamati a vivere con la forza della fede, la certezza della speranza, la gioia della carità". Così il Cardinale Vicario Angelo De Donatis scrive in una lettera indirizzata a tutti i fedeli della Diocesi di Roma.
"Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al COVID-19 riscontrata ieri in un paziente. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso. La Direzione Sanità e Igiene sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti." C'è il primo paziente positivo al Coronavirus anche nello Stato della Città del Vaticano.
L'Italia continua la sua lotta contro il contagio da coronavirus. L'ultima recente notizia è la decisione di chiudere tutte le scuole e gli atenei fino al 15 marzo. Anche le università cattoliche pontificie si adeguano alle disposizioni. E le diocesi italiane si adattano ogni giorno di più alle ordinanze delle singole regioni, zona per zona. L'ultimo bollettino della protezione civile ha fornito i nuovi dati del contagio: 2706 positivi su tutto il territorio nazionale.
Non sarà più tra il 10 e il 17 maggio, ma tra l’11 e il 18 ottobre l’incontro che porterà all’adesione al Patto Globale sull’educazione. Evento voluto da Papa Francesco su spinta anche di altre confessioni, l’adesione al patto globale sull’educazione sarà dunque siglata il 15 ottobre, e non più il 14 maggio, come precedentemente comunicato.
Papa Francesco non sarà ad Assisi il 28 marzo, ma il 21 novembre. Perché sarà tra il 19 e il 21 novembre che si terrà Economy of Francesco, il grande evento che prevede la partecipazione di 2000 giovani da 115 Paesi. L’evento è stato rinviato per consentire a tutti di poter partecipare, considerate le limitazioni dei viaggi dovute all’epidemia del Coronavirus.
"Il nostro Paese, la Chiesa Italiana, la nostra associazione e tante nazioni nel mondo – spiega Antonio Diella, Presidente nazionale dell'Unitalsi- stanno vivendo una situazione difficile".
Una Quaresima “insolita” questa che si è aperta mercoledì scorso a causa del coronavirus che ha causato molta preoccupazione e apprensione anche nelle comunità ecclesiali del nostro Paese.
Anche Papa Francesco dice la sua sull'emergenza Coronavirus che sta mettendo a dura prova l'Italia in questi giorni. Il bilancio ad oggi è di 325 contagiati di cui 11 morti in 9 regioni d'Italia a causa del virus. Durante l'Udienza Generale odierna in Piazza San Pietro il Papa lancia un altro appello: "Desidero esprimere nuovamente la mia vicinanza ai malati del Coronavirus e agli operatori sanitari che li curano, come pure alle autorità civili e a tutti coloro che si stanno impegnando per assistere i pazienti e fermare il contagio".
Le onlus di Milano e Caritas Ambrosiana si riorganizzano per non interrompere gli aiuti ai poveri ed evitare che siano proprio gli ultimi a venire maggiormente colpiti a causa del Coronavirus.
“Come Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana avvertiamo il dovere di una piena collaborazione con le competenti Autorità dello Stato e delle Regioni per contenere il rischio epidemico: la disponibilità, al riguardo, intende essere massima, nella ricezione delle disposizioni emanate”. Lo afferma un comunicato ufficiale della CEI in relazione al diffondersi del coronavirus in Italia.
Sono più di 100 i casi di Coronavirus accertati in Italia e più precisamente nelle regioni nord del Paese. Per questo motivo, alcune diocesi italiane come Milano, Torino, Venezia, hanno reso note le disposizioni riguardo messe e attività pastorali per limitare il contagio.
"Oggi, 14 febbraio 2020, a margine della Conferenza sulla sicurezza di Monaco 2020, ha avutoluogo un incontro tra Sua Eccellenza Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gliStati della Santa Sede, e Sua Eccellenza il Sig. Wang Yi, Consigliere di Stato e Ministro degli AffariEsteri della Repubblica Popolare Cinese".
Durante l'Udienza Generale di oggi Papa Francesco chiede a tutti i fedeli presenti una preghiera e un momento di silenzio per due popolazioni messe a dura prova in questi tempi, la Siria e la Cina.