Sanificazione, igienizzazione, pulizia, ordine. Sono queste ormai le parole più importanti al tempo del Covid-19. E tutte le parrocchie si stanno attrezzando. Aiutate dalle diocesi.
A partire dal 1° giugno 2020, dopo quasi tre mesi di chiusura, sarà possibile tornare a visitare i Musei Vaticani e Ville Pontificie di Castel Gandolfo in totale sicurezza.
Da lunedì scorso tutte le città italiani stanno tornando con precauzioni a riprendere la vita quotidiana, dopo quasi tre mesi di lockdown; così anche nelle diocesi italiane si è ritornato a celebrare le messe con il popolo, dopo l’accordo tra Cei e Stato.
Il Meeting non si ferma ed indica all’ Italia la strada per un vero rinnovamento post Covid-19. “Privi di meraviglia, restiamo sordi al sublime”, il tema della edizione Meetind di Rimini 2020 confermata nelle date previste, dal 18 al 23 agosto, in una “special edition” che sarà realizzata in forma prevalentemente digitale nel Palacongressi di Rimini e comunicata tramite una piattaforma online sui canali web e social della manifestazione.
Milioni di fedeli e migliaia di parrocchie in tutta Italia dal 18 maggio sono tornati a Messa, come previsto dal protocollo firmato da governo e CEI. Stanno così arrivando sul mercato nuove linee di oggettistica sacra e di articoli religiosi, che consentono lo svolgimento e la partecipazione in sicurezza alle celebrazioni.
La pandemia da COVID-19 ha ovviamente aggravato la già drammatica crisi in Siria. Il lockdown disposto dalle autorità ha infatti azzerato le disponibilità finanziarie di molti. Per questo la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre ha approvato un nuovo piano di aiuti di emergenza a favore di 20.550 famiglie cristiane di diverse denominazioni: cattoliche, ortodosse e protestanti.
Per sovvenire alle difficoltà delle parrocchie che, pur nelle ristrettezze, non si sono mai fermate nel loro prezioso servizio di carità verso chi è nel bisogno, il Vescovo di Trieste Monsignor Giampaolo Crepaldi ha deciso di sospendere il contributo dovuto dalle singole parrocchie alla Diocesi e ha messo a disposizione dei fondi ulteriori per le parrocchie più in difficoltà. Uno in particolare, intitolato alla memoria del vescovo Eugenio Ravignani, recentemente scomparso.
Sarà una festa di santa Rita tra presenza e virtualità, quella che la Famiglia Agostiniana di Cascia e milioni di devoti in Italia e nel mondo, impossibilitati dalla pandemia del Coronavirus ad essere presenti, vivranno venerdì 22 maggio, come ha sottolineato la priora del monastero di santa Rita da Cascia, suor Suor Maria Rosa Bernardinis:
Non più "sorella rete", finalmente si può ricominciare ad incontrarsi e a celebrare la Messa non solo virtualmente. E così, dopo due mesi di lockdown a causa del coronavirus, sono state riaperte ai fedeli le Basiliche e la Tomba di San Francesco d'Assisi.
Sarà il 31 maggio, domenica di Pentecoste, il giorno della riapertura dell’Abbazia di Montecassino dopo il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria a causa coronavirus. L’Abbazia riaprirà le sue porte a visitatori e pellegrini e lo farà in una modalità del tutto nuova, in conformità con le vigenti normative anti Covid-19
Dallo scorso 16 maggio l'immagine della Madonna di San Luca è custodita nella Cattedrale di Bologna per la tradizionale visita annuale che terminerà domenica prossima, 24 maggio.
Di un miliardo e mezzo destinato dal Decreto Rilancio alla scuola, solo 65 milioni sono stati destinati alle istituzioni scolastiche paritarie dell’infanzia e 40 milioni per le scuole primarie e secondarie. Cifre sicuramente non sufficienti, che rendono impossibile la sopravvivenza per le scuole paritarie. E la Conferenza Episcopale Italiana scende in campo, chiedendo con forza che “non si continuino a fare sperequazioni di trattamento, riconoscendo il valore delle paritarie”.
Anche questa sera è stato il Santuario di Pompei ad ospitare la celebrazione della Messa che viene trasmessa in tv e in streaming a cura della Conferenza episcopale italiana in questo periodo in cui ancora non è possibile partecipare alle celebrazioni. Domani, dopo due mesi, si riprenderanno le Messe con il popolo. Questa sera a celebrare è stato don Ivan Licinio, vicerettore del santuario.
Da domani le Messe con il popolo riprendono in Italia, in altri Paesi sono già riprese, alcuni Paesi ci stanno ancora pensando. Papa Francesco rivolge un pensiero a tutte queste comunità, e in particolare a quella italiana.
È un mondo che vive in assenza del Padre, che quindi non riesce a definirsi come una famiglia di fratelli, e che dunque è in conflitto, quello descritto da Papa Francesco nella Messa del mattino a Santa Marta. Messa dedicata dal Papa a quanti puliscono “strade e ospedali, svuotano i bidoni della spazzatura”, facendo “un lavoro che nessuno vede, ma che è necessario per sopravvivere”.
Anche questa sera è stato il Santuario di Pompei ad ospitare la celebrazione della Messa che viene trasmessa in tv e in streaming a cura della Conferenza episcopale italiana in questo periodo in cui ancora non è possibile partecipare alle celebrazioni. Questa sera a celebrare è stato Monsignor Gioacchino Cozzolino, Direttore dell'Ufficio Catechesi, Teologia, Ecumenismo.
Un mese dopo il lancio della Commissione Vaticana anti-Covid 19, la cabina di regia viene presentata ufficialmente. La commissione ha durata di un anno, è formata da cinque commissioni interdicasteriali che coinvolgono Caritas Internationalis, ma anche le Pontificie Accademie per la Vita e per le Scienze per la ricerca e anche i ricaschi sociali ed economici; il Dicastero per la Comunicazione vaticano per l’informazione; la Segreteria di Stato vaticana, e il suo “ministero degli Esteri” (la seconda sezione) per il coordinamento diplomatico internazionale.
L’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei propone un breve corso online, in tre tappe (tre venerdì consecutivi), per offrire, si legge nella presentazione, “la possibilità di pensare alla morte e al conseguente lutto per individuare strumenti psicologici e spirituali di accompagnamento nell’elaborazione del proprio vissuto umano e di fede”.
Ci tiene, il cardinale Gualtiero Bassetti, a ricordare che “le nostre chiese sono sempre rimaste aperte”. Ma certo, aggiunge, il ritorno della possibilità di partecipare alla Messa è “ritornare a manifestare il nostro essere comunità, il nostro essere famiglia”. E, dopo mesi in cui si è rimasti in casa, nella nostra famiglia, è il momento di “tornare ad essere grande famiglia”.
In tante chiese, basiliche, parrocchie fervono i preparativi per “aprire” le liturgie con la presenza del popolo dopo alcuni mesi. La data è lunedì 18 maggio.