E’ stato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, a leggere stamane il discorso del Papa in occasione dell’inaugurazione del “Faith Pavilion”a Dubai.
“Vorrei dirvi grazie perché avete realizzato per la prima volta un padiglione religioso all’interno di una COP. E grazie perché questo testimonia la volontà di lavorare insieme. Oggi il mondo ha bisogno di alleanze che non siano contro qualcuno, ma a favore di tutti. È urgente che le religioni, senza cadere nella trappola del sincretismo, diano il buon esempio lavorando insieme: non per i propri interessi o per quelli di una parte, ma per gli interessi del nostro mondo”. Lo afferma il Papa nel videomessaggio inviato in occasione dell’inaugurazione del “Faith Pavilion” a Dubai.
Per Papa Francesco, “la devastazione del creato è una offesa a Dio”. E per questo, in una ora definita “urgente” si appella a tutti i grandi della terra riuniti a Dubai per il COP28, la 28esima conferenza delle parti sul cambiamento climatico organizzata dalle Nazioni Unite. Dopo aver scritto l’enciclica Laudato Si alla vigilia della COP21 di Parigi, e l’esortazione Laudate Deum alla vigilia di questo appuntamento, Papa Francesco decide di spendersi in prima persona.
Questo viaggio di Papa Francesco a Dubai resterà certamente nella storia. Infatti è la prima volta di un Papa ad una conferenza organizzata delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che mettono “ a rischio la vita sulla Terra, specialmente le future generazioni”.
Come annunciato precedentemente il viaggio del Papa a Dubai si svolgerà dal 1° al 3 dicembre prossimi. Francesco parteciperà alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28).
Papa Francesco conferma che andrà a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, e sarà nei giorni della COP 28, la Conferenza delle Parti organizzata dalle Nazioni Unite per combattere il cambiamento climatico, che si terrà a Dubai dal 30 al 12 dicembre. Il Papa ha così annunciato il prossimo ritorno negli Emirati Arabi Uniti, dove firmò nel 2019 la Dichiarazione per la Fraternità Umana, nel corso di una intervista di quasi una ora concessa al TG1, e andata in onda la sera dell’1 novembre.
In una recente intervista, Papa Francesco ha lasciato palesare l’idea di poter andare in Papua Nuova Guinea, un viaggio che era progettato per il 2020e che poi non si poté fare per via della pandemia. In un’altra occasione, il Papa aveva detto che pensava di andare in Kosovo a novembre, anche se niente era deciso. Ma il prossimo viaggio potrebbe anche essere negli Emirati Arabi Uniti. Un ritorno, per il Papa, che dopo la Laudate Deum potrebbe voler partecipare di persona alla COP28. L’invito c’è.
In 73 punti, 6 capitoli, 14 pagine, Papa Francesco dettaglia la sua sfida la COP28, la 28esima Conferenza delle Parti sul Clima che si terrà dal 30 novembre al 12 dicembre negli Emirati Arabi Uniti, e che vedrà a margine anche un incontro tra i leader religiosi. Lo fa con una esortazione che si chiama Laudate Deum, prende le mosse dallo spirito francescano di amore e lode per il creato (e infatti viene pubblicata e firmata nel giorno dedicato a San Francesco di Assisi) e che però aspetta 60 paragrafi prima di dare una giustificazione biblica e teologica alle motivazioni dell’impegno che Papa Francesco si aspetta dai cristiani per la lotta al cambiamento climatico.