Ancora nulla di fatto per la riforma della Curia. Il Consiglio dei Cardinali termina oggi la sua 33esima riunione, e rimanda ad aprile la rilettura del testo della Praedicate Evangelium, la costituzione apostolica che dovrebbe definire competenze e compiti della nuova Curia targata Papa Francesco.
Papa Francesco ha terminato l’anno modificando le norme sul Decano del Collegio Cardinalizio: non più un incarico a vita, ma un incarico di cinque anni, rinnovabile per altri cinque. Ed è una decisione che, in fondo, è nello spirito della riforma della Curia. Perché la Curia riformata secondo la Praedicate Evangelium, se tutte le indiscrezioni saranno confermate, prevedrà che tutti gli incarichi potranno essere tenuti per cinque anni, rinnovabili di altri cinque.
Una Curia “al servizio del Papa e delle conferenze episcopali”, con più laici nei posti di comando: sono i due temi di cui si è discusso nella trentaduesima riunione del Consiglio dei Cardinali, che si è riunita dal 2 al 4 dicembre, e che si riunirà di nuovo a febbraio 2020.
Si è svolta dal 17 settembre a oggi la nuova riunione del Consiglio dei Cardinali che coadiuva Papa Francesco nella riforma della Curia Romana.
La speranza è di consegnare la bozza della nuova costituzione della Curia a Papa Francesco a settembre. Ma per ora, si sta ancora lavorando sul testo, e non è detto che i tempi siano rispettati. Poi, sarà Papa Francesco a dover rivedere il testo, “passarlo” al vaglio del Pontificio Consiglio dei Testi Legislativi e per alcuni aspetti alla Congregazione della Dottrina della Fede.
Come annunciato a settembre, la riforma della Curia sarà oggetto di una consultazione mondiale, e si spera che il lavoro di finalizzazione e pubblicazione della nuova costituzione, chiamata Praedicate Evangelium, sia ultimato per la fine dell’anno. Ma il Consiglio dei Cardinali non terminerà il suo lavoro, anche se potrebbe essere soggetto ad un rimpasto o ad una nuova composizione.
La bozza della riforma della Curia è pronta, è stata riletta dal Consiglio dei Cardinali, sta venendo armonizzata e sarà sottoposta a una consultazione mondiale, di cui ancora devono essere definiti tempi e modi: è una delle decisioni del Consiglio dei Cardinali, che si è riunito in Vaticano dal 18 al 20 febbraio.
Non sono più nove i Cardinali Consiglieri di Papa Francesco. A fine ottobre, Papa Francesco ha scritto ai Cardinali George Pell, Laurent Mosengwo Pasinyia e Francisco Javier Errazuriz, ringraziandoli per il lavoro svolto in questi anni. Non saranno rimpiazzati, vista la “fase dei lavori del Consiglio”. Il Consiglio rimarrà di sei membri, presumibilmente fino alla pubblicazione della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, che potrebbe in qualche modo istituzionalizzare la presenza del Consiglio dei cardinali tra le strutture di Curia.
Il Consiglio di Cardinali, nella prima riunione della sua ventiseiesima sessione, disponendosi a consegnare al Santo Padre la proposta circa la riforma della Curia Romana elaborata nei primi cinque anni di attività, in vista della prosecuzione ha ritenuto di chiedere al Papa una riflessione sul lavoro, la struttura e la composizione dello stesso Consiglio, tenendo pure conto della avanzata età di alcuni membri. Così ha riportato un comunicato ufficiale della Sala stampa Vaticana sulle prime dichiarazioni della Riunione dei Cardinali Consiglieri riuniti da oggi fino a mercoledì.
La nuova Costituzione apostolica destinata a sostituire la Pastor Bonus nel definire ruoli e competenze degli uffici di Curia si chiama “Praedicate Evangelium”, va rifinita, e sarà presentata a Papa Francesco nei prossimi giorni. Ma intanto, il Consiglio dei Cardinali ha presentato un rapporto sui progressi, per sottolineare cosa è stato fatto in questi cinque anni.
C’è finalmente una bozza di costituzione apostolica che andrà a regolare funzioni e compiti della Curia riformata, e il Consiglio dei Cardinali l’ha “riletta” in questa ultima riunione. Ma niente è definitivo, nemmeno il nome – che dovrebbe avere a che fare con l’idea di ‘Chiesa missionaria’ – e se ne discuterà ancora.
Si sono conclusi oggi i lavori della riunione del Consiglio dei Cardinali per la riforma della Curia Romana. Il Papa ha presieduto la riunione - ad eccezione di stamane per l’Udienza Generale. Assente il Cardinale Pell, mentre - a causa del maltempo - il Cardinale Monsengwo Pasinya ha preso parte ai lavori a partire da ieri mattina.
La presentazione dei nuovi loghi della Segreteria per la Comunicazione, e del nuovo portale che “non è la riforma della comunicazione”, ma è “il primo segno visibile della riforma”; il punto sulle attività della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo Umano Integrale; l’enfasi sui giovani del Dicastero Laici, Famiglia e Vita: sono stati questi i temi della XXII riunione del Consiglio dei Cardinali, che si è riunito dall’11 al 13 dicembre.
Una pausa di riflessione, per rivedere i testi di Papa Francesco sulla riforma della Curia e mettere a punto le idee: il Consiglio dei Cardinali continua la discussione sulla riforma della Curia, con poche novità.
Una “salutare decentralizzazione”, nelle parole di Papa Francesco, è l’obiettivo della riforma della Curia che viene discussa dal Consiglio dei Cardinali, che si è riunito dall’11 al 13 giugno, portando avanti i discorsi già avviati.
C’è stata anche la proposta di alcuni testi, che dovrebbero approdare poi nel testo della costituzione Apostolica che regola la nuova Curia, durante il 19esimo Consiglio dei Cardinali che si è tenuto in Vaticano dal 24 al 26 aprile.
Non sarà un accorpamento, ma una piccola riforma, quella che interesserà i tre tribunali vaticani – Segnatura, Penitenzieria e Rota. Ma la riforma della cosiddetta “diaconia della giustizia” è stata discussa dal Consiglio dei Nove (come si è cominciato a chiamare il Consiglio dei Cardinali a partire da questa sessione).
Mentre proseguono gli incontri per delineare il profilo del nuovo dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale, Papa Francesco forma la squadra che lo aiuterà nella cura dei Migranti, ufficio che il Papa ha volute avocare ad tempus, sottolineando il suo interesse particolare per la questione migrazioni.
È il tema della “diaconia della giustizia” la principale novità del Consiglio dei Cardinali, che si è riunito con Papa Francesco dall’11 settembre ad oggi, con una ultima riunione nel pomeriggio.
Riforma della Curia, è tutto in evoluzione. La quindicesima riunione del Consiglio dei Cardinali ha discusso sia degli ultimi sviluppi (l’istituzione del Dicastero Famiglia, Laici e Vita) e sia delle possibili riforme da fare, in attesa di una Costituzione Pastorale che metta definitivamente ordine alle molte idee sul tavolo del Consiglio dei Cardinali.