È il giorno delle 24 Ore per il Signore, il giorno della Penitenza, il giorno della Riconciliazione. Ma è anche il giorno che Papa Francesco ha scelto per consacrare “noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina” al Cuore Immacolato di Maria. Si uniscono a lui i vescovi di tutto il mondo, e in particolare il Cardinale Konrad Krajewski da Fatima, inviato dal Papa lì dove la Madonna chiese la consacrazione, ma anche Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, padre e capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina, dal santuario di Zarvantysya, il santuario nazionale degli ucraini.
L’appuntamento è alle 17. 00 nella Basilica di San Pietro, la celebrazione penitenziale rito che si rinnova ogni anno e quest’anno anche la Consacrazione al Cuore di Maria. Oggi la Chiesa celebra la Annunciazione a Maria .
Sono davvero tante le diocesi italiane che in questi giorni stanno inviando lettere, inviti, richieste ai propri fedeli per farli aderire all’invito del Papa, rivolto in particolare ai vescovi e ai sacerdoti di tutto il mondo, affinché si uniscano a lui il 25 Marzo, quando consacrerà al Cuore Immacolato di Maria la Russia e l’Ucraina.
L’ultima volta che ci fu una consacrazione al Cuore Immacolato di Maria fu esattamente due anni fa, quando 24 Paesi si consacrarono al Cuore Immacolato di Maria per chiedere la fine della pandemia (tra cui la Romania, per la prima volta). La consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria che Papa Francesco terrà il prossimo 25 marzo ha, però, un senso simbolico importante. Non solo perché si chiede la fine di una guerra scoppiata nel cuore dell’Europa. Ma perché si ripercorre la richiesta che fece la Madonna a Fatima, e si unisce a questa richiesta l’Ucraina. Una scelta che segna ancora di più il legame storico tra i due Paesi.
“È trascorso quasi un mese dall'inizio della guerra in Ucraina che sta causando sofferenze ogni giorno più terribili a quella martoriata popolazione minacciando anche la pace mondiale.
Lo aveva fatto nel 2013, nel 2015 e nel 2016. Ora, durante una crisi di governo durissima, in una situazione resa ancora più difficile dalla pandemia e con uno Stato allo sbando dopo l’esplosione al porto di Beirut nell’agosto scorso, il Cardinale Bechara Boutros Rai, patriarca di Antiochia dei Maroniti, ha rinnovato il 6 giugno l’atto di consacrazione del Libano e di tutto il Medio Oriente al Cuore Immacolato di Maria.
Al termine della recita del Rosario, presieduto dal Cardinale Antonio Dos Santos Marto, Vescovo di Leiria-Fatima, nel Santuario di Fatima, si è proceduto questa sera alla preghiera di consacrazione di numerose nazioni al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria per ottenere la fine della pandemia di coronavirus.
Dinanzi alla pandemia di coronavirus tutte le nazioni che ne faranno formalmente richiesta domani, mercoledì 25 marzo solennità dell'Annunciazione del Signore, potranno essere consacrati al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria nel Santuario di Fatima.
La Chiesa portoghese rinnoverà il prossimo 25 marzo la consacrazione del Portogallo al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria. La preghiera sarà recitata dal Vescovo di Fatima, il Cardinale António Marto.