“La più efficace testimonianza che possiamo dare è in primo luogo l'obbedienza serena e convinta a quanto ci viene richiesto da coloro che ci governano, sia a livello statale che ecclesiale, a tutto ciò che viene disposto per la salvaguardia della nostra salute, sia come privati cittadini che come comunità”.
“La vita in comunità è un elemento essenziale della vita religiosa e i religiosi devono abitare nella propria casa religiosa osservando la vita comune e non possono assentarsene senza licenza del proprio Superiore. L’esperienza degli ultimi anni ha, però, dimostrato, che si verificano situazioni legate ad assenze illegittime dalla casa religiosa, durante le quali i religiosi si sottraggono alla potestà del legittimo Superiore e a volte non possono essere rintracciati”. Lo scrive il Papa nella Lettera Apostolica Communis vita con la quale ha deciso di mutare alcune norme del Codice di Diritto Canonico.
“Dobbiamo continuare a camminare insieme, in sinodalità, perché lo Spirito Santo parla dove c’è questa armonia di vita fraterna”. Con questo invito il cardinale De Aviz, Prefetto della Congregazione per la vita consacrata a conclusione dei lavori del Convegno internazionale “Consecratio et consecratio per evangelica consilia”.