Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto ieri al Quirinale i due nuovi cardinali italiani creati da Papa Francesco nel concistoro di sabato scorso: Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria e Renato Corti, Vescovo Emerito di Novara.
L'Anno Santo ha dato l'opportunità di riscoprire il senso di appartenza alla Chiesa e il Concistoro è la fotografia della sua universalità. Sono le parole del Cardinale Dominique Mamberti, per anni "ministro degli Esteri" della Santa Sede, e oggi Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica in questa intervista ad Acistampa in occasione del Concistoro di sabato scorso.
Papa Francesco e i 17 cardinali creati nel concistoro di stamane hanno raggiunto a bordo di due pulmini il Monastero Mater Ecclesiae per salutare il Papa Emerito Benedetto XVI.
Gesù ci ricorda che “la vera vetta si raggiunge nella pianura, e la pianura ci ricorda che la vetta si trova in uno sguardo e specialmente in una chiamata”, quella della misericordia. Con queste parole Papa Francesco ai 17 nuovi cardinali di Santa Romana Chiesa creati nel suo terzo concistoro. 13 di loro hanno meno di 80 anni e quindi con diritto di voto in un futuro conclave.
Compie 80 anni alla vigilia del Concistoro per la creazione dei nuovi porporati. Il Cardinale Ennio Antonelli è nato infatti il 18 novembre 1936 a Todi.
Baltasar Enrique Porras Cardozo è uno dei prossimi cardinali. Un outsider di Papa Francesco come ama definirsi. La sua diocesi Merida in Venezuela ha un territorio di montagna, lui si occupa della Caritas per la Conferenza Episcopale, è amico del nuovo preposito generale dei gesuiti, padre Sosa, venezuelano anche lui.
Il Collegio Cardinalizio fotografa l’universalità della Chiesa Cattolica. E i nomi scelti da Papa Francesco per il suo terzo concistoro, fissato sabato prossimo, confermano l’essenza del Sacro Collegio.
56 cardinali creati in poco meno di 4 anni di pontificato. E' il bilancio complessivo dei tre concistori di Papa Francesco: in media uno ogni anno.
Fedele all’idea di una Chiesa sinodale, quasi in una sorta di “stato di sinodo permanente”, Papa Francesco utilizza i concistori anche come momenti di riunioni, scambi di idee e decisioni. Lo ha fatto nel 2014, quando fece precedere al Concistoro ordinario pubblico del 22 febbraio un Concistoro straordinario sul tema della famiglia, aperta dalla relazione del Cardinale Walter Kasper che diede il tono dei due anni di Sinodo della famiglia. Lo ha fatto nel 2015, quando il Concistoro del 14-15 febbraio fu preceduto da un Concistoro di due giorni (12 e 13 febbraio) per discutere la riforma della Curia. E lo fa in questo concistoro del 2016, che chiuderà l’Anno Santo Straordinario della Misericordia. Ma davvero l’utilizzo dei concistori da parte di Papa Francesco è qualcosa di così straordinario?
Trasferito pochi giorni prima di ricevere la porpora. Il futuro Cardinale William Joseph Tobin finora Arcivescovo di Indianapolis è il nuovo titolare dell'Arcidiocesi statunitense di Newark, nello stato del New Jersey. Lo ha deciso questa mattina Papa Francesco.
Il prossimo 19 novembre con il concistoro che Papa Francesco terrà in concomitanza delle celebrazioni per la chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia, cambierà - e significativamente - la geografia e la consistenza numerica del Sacro Collegio anche in vista di un futuro conclave.
13 porpore per arrivare a quota 120 elettori. Papa Francesco fa dunque quadrare i conti nel concistoro, annunciato ieri, che si celebrerà in chiusura dell’Anno Santo come lui stesso aveva fatto intendere al rientro dal viaggio apostolico in Georgia e Azerbaijan.
Papa Francesco lo ha confermato ieri a bordo del volo Baku-Roma. Il concistoro per la creazione dei nuovi cardinali ci sarà. E presto. Il Papa ha indicato due date possibili: la fine del 2016, presumibilmente per la chiusura dell'Anno Santo, o l'inizio dell'anno venturo e qui si andrebbe al febbraio 2017 in concomitanza con la Festa della Cattedra di San Pietro.
Il patriarca Ilia? Davvero un uomo di Dio, e non discutiamo le cose di dottrina, se hanno buona volontà. Il Papa in volo con i giornalisti parla di matrimonio, politica, concistoro, viaggi, tanto altro.
Con gli 80 anni appena compiuti dal Cardinale Antonio Maria Rouco Varela - Arcivescovo emerito di Madrid - i porporati elettori in un futuro conclave scendono - ad oggi - a quota 111. A fine anno scenderanno a 107, con le 80 candeline che saranno spente da Jaime Lucas Ortega y Alamino, Arcivescovo emerito di San Cristóbal de la Habana; Nicolás de Jesús López Rodríguez, Arcivescovo emerito di Santo Domingo; Ennio Antonelli, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Famiglia e Théodore-Adrien Sarr, Arcivescovo emerito di Dakar.
Il Papa ha presieduto stamane il concistoro ordinario pubblico per alcune cause di canonizzazione. Prima però Francesco ha elevato i Cardinali diaconi William Josepeh Levada, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede; Franc Rodè, Prefetto emerito della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata; Andrea Cordero Lanza di Montenzemolo, Arciprete emerito della Papale Basilica di San Paolo e l'ultranovantenne gesuita Albert Vanhoye all'ordine dei presbiteri.
Due nuovi santi e due nuovi beati per la Chiesa. Il 3 marzo, Papa Francesco ha incontrato il Cardinal Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, e ha approvato i decreti riguardanti quattro miracoli un decreto sulle virtù eroiche. Le date delle canonizzazioni saranno decise nel Concistoro del prossimo 15 marzo.
L’Arcivescovo Emerito di Los Angeles, il Cardinale Roger M. Mahony compie oggi 80 anni uscendo così dal novero dei Cardinali elettori in un futuro conclave.
Fare previsioni con Papa Francesco è difficile, anzi forse impossibile. Ma come ogni anno di questi tempi si torna insistentemente a parlare di concistoro per la creazione di nuovi cardinali. Ad oggi il Sacro Collegio è composto da 216 cardinali: 117 elettori – cioè con meno di 80 anni – e 99 ultraottantenni e per questo esclusi da un futuro conclave.
Concistoro pubblico per la canonizzazione di quattro beati. Papa Francesco lo ha fissato per sabato 27 giugno alle ore 10 nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano.