Se Papa Francesco festeggia oggi il 25° anniversario della ordinazione episcopale, il suo Predecessore Benedetto XVI ricorda oggi il 40° della sua creazione a Cardinale di Santa Romana Chiesa per volontà del Beato Paolo VI.
Tra i suoi scritti c’è una biografia di Edith Stein e per 27 anni la sua vita è stata quella meditativa tipica del carmelitano. Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, unica diocesi cattolica della Svezia, domani riceverà la berretta cardinalizia. “ Chiesa di periferia” quella cattolica svedese. Arborelius ha saputo convincere il Papa lo scorso primo novembre a celebrare la messa a Malmö, il giorno dopo l’incontro ecumenico a Lund, inizialmente unica tappa del viaggio di Francesco.
È la prima volta per la Scandinavia. Un cardinale non c'è mai stato in queste terre sconvolte dalla tempesta della riforma e oggi periferia del mondo cattolico e anche frontiera della immigrazione.La notizia arriva alla fine della messa delle domenica quella principale con tutta la comunità della parrocchia dei gesuiti a Uppsala. Stupore, gioia, incredulità sono le prime sensazioni. Poi inizia la tempesta di telefonate. Radio e TV si scatenano perchè per la Svezia è davvero un evento. In poco tempo la radio nazionale è in diretta. La Svezia laica cerca di capire che cosa vuol dire essere cardinale.
Il quarto concistoro di Papa Francesco - annunciato ieri - somiglia moltissimo all'ultimo di Papa Benedetto XVI. Per quattro elementi. La sorpresa, l'esiguo numero di porpore, l'assenza di ultraottantenni e di cardinali italiani.
Con la promessa dello Spirito Santo Gesù ci assicura che non resteremo orfani. Sono parole che “trasmettono la gioia di una nuova venuta di Cristo”. Lo ha detto Papa Francesco introducendo il Regina Coeli della VI Domenica di Pasqua.
Il Prossimo giovedì 20 aprile 2017, alle ore 10, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano.
“Ad onore di Dio onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, ti affidiamo il titolo di…. o la diaconia di….. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Con queste parole, dopo aver imposto la berretta rossa e consegnato l’anello cardinalizio, nel corso del Concistoro il Papa assegna ai neo cardinali una chiesa di Roma, di cui essi divengono “titolari”.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto ieri al Quirinale i due nuovi cardinali italiani creati da Papa Francesco nel concistoro di sabato scorso: Mario Zenari, Nunzio Apostolico in Siria e Renato Corti, Vescovo Emerito di Novara.
L'Anno Santo ha dato l'opportunità di riscoprire il senso di appartenza alla Chiesa e il Concistoro è la fotografia della sua universalità. Sono le parole del Cardinale Dominique Mamberti, per anni "ministro degli Esteri" della Santa Sede, e oggi Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica in questa intervista ad Acistampa in occasione del Concistoro di sabato scorso.
Papa Francesco e i 17 cardinali creati nel concistoro di stamane hanno raggiunto a bordo di due pulmini il Monastero Mater Ecclesiae per salutare il Papa Emerito Benedetto XVI.
Gesù ci ricorda che “la vera vetta si raggiunge nella pianura, e la pianura ci ricorda che la vetta si trova in uno sguardo e specialmente in una chiamata”, quella della misericordia. Con queste parole Papa Francesco ai 17 nuovi cardinali di Santa Romana Chiesa creati nel suo terzo concistoro. 13 di loro hanno meno di 80 anni e quindi con diritto di voto in un futuro conclave.
Compie 80 anni alla vigilia del Concistoro per la creazione dei nuovi porporati. Il Cardinale Ennio Antonelli è nato infatti il 18 novembre 1936 a Todi.
Baltasar Enrique Porras Cardozo è uno dei prossimi cardinali. Un outsider di Papa Francesco come ama definirsi. La sua diocesi Merida in Venezuela ha un territorio di montagna, lui si occupa della Caritas per la Conferenza Episcopale, è amico del nuovo preposito generale dei gesuiti, padre Sosa, venezuelano anche lui.
Il Collegio Cardinalizio fotografa l’universalità della Chiesa Cattolica. E i nomi scelti da Papa Francesco per il suo terzo concistoro, fissato sabato prossimo, confermano l’essenza del Sacro Collegio.
56 cardinali creati in poco meno di 4 anni di pontificato. E' il bilancio complessivo dei tre concistori di Papa Francesco: in media uno ogni anno.
Fedele all’idea di una Chiesa sinodale, quasi in una sorta di “stato di sinodo permanente”, Papa Francesco utilizza i concistori anche come momenti di riunioni, scambi di idee e decisioni. Lo ha fatto nel 2014, quando fece precedere al Concistoro ordinario pubblico del 22 febbraio un Concistoro straordinario sul tema della famiglia, aperta dalla relazione del Cardinale Walter Kasper che diede il tono dei due anni di Sinodo della famiglia. Lo ha fatto nel 2015, quando il Concistoro del 14-15 febbraio fu preceduto da un Concistoro di due giorni (12 e 13 febbraio) per discutere la riforma della Curia. E lo fa in questo concistoro del 2016, che chiuderà l’Anno Santo Straordinario della Misericordia. Ma davvero l’utilizzo dei concistori da parte di Papa Francesco è qualcosa di così straordinario?
Trasferito pochi giorni prima di ricevere la porpora. Il futuro Cardinale William Joseph Tobin finora Arcivescovo di Indianapolis è il nuovo titolare dell'Arcidiocesi statunitense di Newark, nello stato del New Jersey. Lo ha deciso questa mattina Papa Francesco.
Il prossimo 19 novembre con il concistoro che Papa Francesco terrà in concomitanza delle celebrazioni per la chiusura del Giubileo straordinario della Misericordia, cambierà - e significativamente - la geografia e la consistenza numerica del Sacro Collegio anche in vista di un futuro conclave.
13 porpore per arrivare a quota 120 elettori. Papa Francesco fa dunque quadrare i conti nel concistoro, annunciato ieri, che si celebrerà in chiusura dell’Anno Santo come lui stesso aveva fatto intendere al rientro dal viaggio apostolico in Georgia e Azerbaijan.
Papa Francesco lo ha confermato ieri a bordo del volo Baku-Roma. Il concistoro per la creazione dei nuovi cardinali ci sarà. E presto. Il Papa ha indicato due date possibili: la fine del 2016, presumibilmente per la chiusura dell'Anno Santo, o l'inizio dell'anno venturo e qui si andrebbe al febbraio 2017 in concomitanza con la Festa della Cattedra di San Pietro.