I nove cardinali al di sotto degli 80 anni creati da Papa Francesco nel Concistoro del 28 novembre scorso sono stati inclusi dal Papa nei dicasteri della Curia Romana. I cardinali, infatti, sono legati alla Chiesa di Roma e al governo della Chiesa sia attraverso l’attribuzione di una diaconia o un titolo a Roma, sia con la loro inclusione come membri nei dicasteri della Curia Romana.
È la prima domenica di Avvento, e comincia il tempo dell’attesa del Signore. E questa “attesa fiduciosa” è il principale antidoto contro il pessimismo che sembra attanagliarci, ancora di più durante questo tempo di pandemia.
Vicinanza e vigilanza: sono queste le due parole chiave per il tempo di Avvento suggerite da Papa Francesco. Perché “invocando la vicinanza di Dio, alleneremo la nostra vigilanza”. Ma “senza slanci d’amore per Dio, senza attendere la sua novità, si diventa mediocri, tiepidi, mondani. E questo corrode la fede, perché la fede è il contrario della mediocrità”. Per questo, il Papa mette in guardia dal sonno della mediocrità, da combattere con la preghiera, e il sonno dell’indifferenza, da combattere con la carità.
Non è parte del rito del concistoro, ma ormai la visita dei nuovi cardinali al Papa emerito Benedetto XVI è diventata una consuetudine consolidata. Così, dopo il rito del Concistoro, Papa Francesco e gli undici nuovi porporati (due di loro non hanno potuto partecipare di persona, e riceveranno berretta, bolla e titolo successivamente) sono andati in pullmino al monastero Mater Ecclesiae, in Vaticano, dove risiede il Papa emerito. Lo ha comunicato la Sala Stampa della Santa Sede.
Come anticipato da ACI Stampa, la celebrazione del Concistoro del 2020 sarà modificata a causa delle restrizioni da coronavirus. Non solo due delle nuove "berrette rosse" non saranno presenti (il Papa nominerà poi un suo rappresentante per consegnare la berretta, l'anello e la Bolla con il titolo). I cardinali non faranno l'abbraccio della pace. Non ci saranno le visite di calore, che era il momento in cui il Palazzo Apostolico si apriva per permettere a tutti di salutare i nuovi porporati. E la celebrazione si terrà all'altare della Cattedra, e non sull'Altare della Confessione, come di consueto.
La vita di monsignor Enrico Feroci è “un dono per la Chiesa di Roma”, dice il Cardinale de Donatis. E nota che è “bella la coincidenza del Vangelo dei talenti nella Giornata dei Poveri, quando ricordiamo che l’episcopato non è un avanzamento di carriera, ma un servizio”. Proprio in questa giornata Monsignor Feroci è ordinato vescovo, un passo necessario per la sua prossima creazione a cardinale. Infatti, Giovanni XXIII nel 1962 stabilì che chi era creato cardinale doveva essere almeno vescovo, e, in caso non lo fosse, dovesse essere ordinato vescovo prima del concistoro.