La libertà religiosa è un diritto fondamentale per ogni essere umano e rappresenta la tutela della sua naturale aspirazione alla spiritualità nella vita quotidiana. Il Concilio Vaticano II ha contribuito notevolmente al riconoscimento di questo diritto, invitandoci a scoprire quei valori universali che possono favorire un cammino comune tra le diverse religioni.
“La sfida più impegnativa che si pone allo storico al livello dell’interpretazione dell’evento conciliare è quella del cambiamento di maggioranza tra l’inizio e la fine del concilio. Per spiegare questa "inversione di tendenza", senza cadere nella trappola dell’ipotesi complottistica, il ricorso alla categoria dell’“esperienza conciliare” appare fondamentale”.
Si terrà il 4-5 dicembre a Roma, presso la Domus Mariae, via Aurelia 481, il convegno Il Concilio in azione. La recezione dell’Azione cattolica nelle chiese d’Italia. Il simposio porta a compimento un progetto complessivo messo a punto nell’ormai lontano 2010 dall’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI in vista del 50° anniversario del Vaticano II. Partecipano: Raffaele Cananzi, Matteo Truffelli, Maurilio Guasco, Giorgio Vecchio, Paolo Trionfini, Marta Margotti, Guido Formigoni, Giovanni Vian, Ernesto Preziosi, Giampaolo D’Andrea, Giancarlo Pellegrini, Massimo Papini, Augusto D’Angelo, Giuseppe Palmisciano, Francesco Sportelli, Francesco Lomanto, Luca Lecis.
Il 18 novembre 1965 papa Paolo VI “unitamente ai padri del Sacro Concilio» promulgava «a perpetua memoria” la costituzione dogmatica Dei Verbum sulla divina Rivelazione, una delle colonne portanti del concilio Vaticano II, approvata praticamente all’unanimità (2.344 voti favorevoli - 6 contrari). In occasione del suo 50° anniversario la Pontificia Università Gregoriana ha organizzato, in stretta collaborazione con la Congregazione per la Dottrina della Fede, un convegno che si svolgerà lungo l’arco di tre giornate (18-19-20 novembre 2015).
“Il Concilio Vaticano II, nel porsi all’ascolto di un mondo in rapido cambiamento e che esigeva delle risposte adeguate, si adoperò perché la testimonianza del Vangelo di Gesù giungesse laddove le frontiere sembravano insormontabili e più complicate: nel cuore degli uomini e delle donne che praticano altre religioni e volle che ciò avvenisse in maniera amichevole e rispettosa.”
L'arcivescovo Agostino Marchetto ha curato per la Libreria Editrice Vaticana la pubblicazione dei "Diari" del Concilio del Segretario generale del Vaticano II Pericle Felici. Sul periodico della LEV Editoria Vaticana è stata pubblicata una intervista con l'arcivescovo che ACI Stampa pubblica integralmente.
“Gli emigranti italiani e le Chiese in Europa, a 50 anni dal Concilio Vaticano II”. Questo il tema del prossimo Convegno delle Missioni Cattoliche Italiane in Europa che si svolgerà a Brescia da oggi fino al 16 ottobre.
Joseph Ratzinger “assomiglia al principe dell'antica Cina Lan Ling Wang (Gao Changgong). Anche se sul campo di battaglia egli combatteva indossando la maschera del diavolo, i tratti del volto che questa nascondeva erano delicati.” La descrizione insolita e immaginifica non viene da Occidente, ma da Oriente. Hajime Konno professore di studi germanici alla Università della Prefettura di Aichi in Giappone la usa nella sua biografia di Benedetto XVI appena pubblicata dalla Università di Tokyo.
Ricorre oggi il trentaseiesimo anniversario della morte del Cardinale Alfredo Ottaviani, già a capo dell’allora Sant’Uffizio e "leader" della corrente conservatrice al Concilio Ecumenico Vaticano II.
San Giovanni XXIII ed il Beato Paolo VI sono simili per "quell'atteggiamento di ascolto, di dialogo, di servizio alla Chiesa e all'uomo, per quell'umiltà che ha impressionato più delle grandi gesta il mondo che chiedeva ragione della loro speranza". Sono le parole del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, intervenuto ieri alla presentazione del volume “Giovanni XXIII e Paolo VI, i papi del Vaticano II”