Il ruolo della religione, sempre più necessario. La critica ai nazionalismi, strumenti per dividere, più che per unire. Il plauso alla Puglia, un luogo dove Oriente e Occidente si incontrano. Ricevendo il Premio San Nicola a Bari, nell’ultima tappa dei suoi sei giorni in Puglia, il Patriarca Ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli fa della Puglia un archetipo del mondo. E’ un luogo di incontro, dice, e come tale deve tornare ad essere terra di dialogo. E l’Europa, aggiunge, deve imparare a guardare ad Est.
“Abbiamo scritto una pagina di storia, un capitolo nuovo nella storia contemporanea della nostra Chiesa. Tornando a casa possiamo dire di aver dato prova ancora una volta della nostra unità in Cristo. Siamo una Chiesa indivisibile e abbiamo sperimentato la gioia dell’unità nella nostra diversità”. Lo ha detto il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, chiudendo ieri il Santo e Grande Concilio della Chiesa ortodossa che si è svolto a Creta. Un concilio storico ma segnato dalle tensioni e dalle assenze, a partire dal Patriarcato di Mosca passando per Antiochia, Georgia e Bulgaria.
Tra i tanti motivi che hanno portato alla defezione Chiese ortodosse di Antiochia, Bulgaria, Mosca e Georgia al Concilio panortodosso ve ne sono due in particolare che meritano di essere elencati.
A Creta proseguono i lavori del Concilio Panortodosso che si è aperto domenica con la Divina Liturgia di Pentecoste presieduta dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo I nella Cattedrale di Heraklion.
A Creta entrano nel vivo i lavori del Grande Concilio Panortodosso. Nel corso della Divina Liturgia di Pentecoste nella Cattedrale di Heraklion il Patriarca Ecumenico Bartolomeo ha voluto ringraziare Papa Francesco per gli auguri rivolti nel corso dell'Angelus ai "fratelli ortodossi" in occasione dell'apertura del Concilio.
Chi è Gesù per ciascuno di noi? Lo ha chiesto il Papa, commentando il Vangelo odierno, nel corso della meditazione offerta ai fedeli nel corso della preghiera dell’Angelus.
Dal 19 al 26 giugno si riunirà il Santo e grande concilio della Chiesa ortodossa, chiamato anche concilio panortodosso.
Un Concilio ancora “Pan-Ortodosso”, perché nonostante le defezioni, la decisione del Concilio e i documenti del Concilio vengono da un consenso che è certamente di tutte le Chiese dell’ortodossia. Padre John Chryssavgis, portavoce del Patriarca Bartolomeo, spiega in una lunga intervista ad ACI Stampa lo sconcerto per le decisioni delle Chiese di Bulgaria, Georgia, Antiochia e Russia di non partecipare al Grande e Santo Concilio. Ma confida che l’incontro – che si tiene dal 16 al 27 giugno a Creta, come deciso già a gennaio – è solo un passo nel difficile cammino dell’unità.
Acque agitate in vista deI grande Concilio panortodosso che si aprirà a Creta il prossimo 19 giugno. Le tensione tra le Chiese sorelle autocefale a pochi giorni dal via non accenna a diminuire e dopo le defezioni annunciate delle delegazioni di Bulgaria, Georgia e Antiochia ieri è arrivata la presa di posizione della Chiesa Ortodossa di Mosca - la più cospicua per numero di fedeli - che chiede formalmente il rinvio dell’assise.
Forse la prima conseguenza del “Grande e Santo Concilio” pan-ortodosso convocato a Creta dal 16 al 27 giugno sarà il tanto sospirato incontro tra il vescovo di Roma e il Patriarca ortodosso russo. Francesco e Kirill potrebbero incontrarsi in Messico, durante il viaggio che il Papa vi terrà dal 12 al 18 febbraio prossimi, perché Kirill sarà già a Cuba in quei giorni. E Kirill ha intenzione di capitalizzare il più possibile in vista del Concilio Pan-Ortodosso, mostrandosi per la Santa Sede un interlocutore valido quanto Bartolomeo I, Patriarca di Costantinopoli, che questo Concilio lo ha voluto, sostenuto e organizzato.