"Chiesa, cosa dici di te stessa?", domandava Paolo VI in apertura della seconda sessione del Concilio Vaticano II. E questo è stato anche il titolo del primo giorno di studi alla Pontificia Università Gregoriana che per tre giorni rifletterà sul tema “Dal Concilio al Sinodo. Rilettura di un cammino di Chiesa a 60 anni dalla Lumen Gentium (1964-2024)”.
"Dopo la forzata interruzione, causa pandemia, della apprezzata proposta degli “Incontri formativi del lunedì”, riprende questo ciclo di incontri che ha come destinatari i presbiteri, i diaconi, le religiose, i religiosi e i laici che desiderano condividere momenti di formazione e approfondimento per un cammino personale ed ecclesiale in questo nostro tempo".
Venerdì 28 ottobre il Santuario della Madonna del Bosco a Imbersago accoglierà l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini, che alle 16 celebrerà una Santa Messa solenne ricordo del 60° anniversario dell’inaugurazione del monumento a papa Giovanni XXIII.
Il modo di Giovanni Paolo II di intendere la collegialità nasce dal Concilio Vaticano II.
Nel giorno in cui sono state consegnate e pubblicate le relazioni dei Circoli minori sulla terza dell’Instrumentum Laboris, si sono presentati alla stampa – per il consueto briefing quotidiano – il Cardinale Reinhard Marx, Arcivescovo di Monaco e Frisinga, il Cardinale Daniel Fernando Sturla, Arcivescovo di Montevideo e monsignor Eamon Martin, Arcivescovo di Armagh e Primate d’Irlanda.
Quando lo vedevamo negli ultimi anni della sua vita, nei corridoi della Radio Vaticana dove era stato fin dagli anni ’70 come direttore, e poi come organizzatore dei viaggi papali, Padre Tucci sembrava sempre un po’ burbero. Le sue ampie sopracciglia nascondevano lo sguardo, ma se si guardava il sorriso si capiva la sua grande umanità. Ci ha lasciati ieri sera a 94 anni. Roberto Tucci, classe 1921, gesuita, peritus del Concilio Vaticano II, è stato direttore de La Civiltà Cattolica dal 1959 al 1967, poi ha ricoperto diversi incarichi nella Compagni di Gesù. Direttore Generale della Radio Vaticana dal 1973 al 1985, è stato organizzatore, dal 1982 al 2001, dei viaggi di Giovanni Paolo II che nel 2001 lo ha creato cardinale. Tucci però non ha voluto essere ordinato vescovo, per la ritrosia tipica dei gesuiti. Lo chiamavano tutti “Padre” e la sua sola insegna era la croce e l’anello.