Uno degli avvenimenti più importanti nella vita della Santa Sede e della Chiesa cattolica è il Sinodo dei Vescovi.
Dopo quattro anni, Fra’ Giulio Cesareo lascia l’incarico di responsabile della Libreria Editrice Vaticana. Da inizio luglio, sarà ad Assisi, per diventare, su richiesta del ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, il direttore dell’Ufficio Comunicazione del Sacro Convento e della Casa Editrice Francescana.
Il "discorso della Luna", "Se mi sbaglio mi corrigerete", "Non abbiate paura!", "Sono un umile lavoratore nella vigna del Signore", "Buonasera!", "E mi raccomando: pregate per me!". Frasi, saluti, parole, pronunciati da quattro Pontefici molto diversi tra loro, nell'arco temporale di quasi 60 anni, eppure sono frasi rimaste impresse nella memoria collettiva, che quasi immediatamente identificano chi le ha pronunciate, rappresentano il suo stile, il suo modo di proporsi e, in estrema sintesi, si potrebbe anche dire che nascondono l'impronta del pontificato di ciascuno di loro.
Due giornalisti provenienti da esperienze diverse, ognuno con le sue peculiarità. Così Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria della Comunicazione, ha presentato Greg Burke, nuovo direttore della Sala Stampa Vaticana, e la sua vice Paloma Garcia Ovejero, dopo aver ringraziato padre Federico Lombardi per i dieci anni di servizio in Sala Stampa.
Il Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, Monsignor Dario Edoardo Viganò, ha premiato ieri i due ex vicedirettori della Sala Stampa Vaticana Angelo Scelzo e Padre Ciro Benedettini per il lavoro ultradecennale svolto al servizio della comunicazione vaticana.
Una Segreteria per la Comunicazione per la Santa Sede. Dopo lo stabilimento di un Comitato per la Comunicazione, e poi l’annuncio di una commissione per valutare le proposte del Comitato, comincia con un motu proprio di soli 4 articoli il piano di Papa Francesco per la razionalizzazione dei media vaticani. Per ora – ma il piano è di quattro anni, come è stato annunciato al termine dell’ultimo Consiglio dei Cardinali – si stabilisce una Segreteria per la Comunicazione, ma tutti i dicasteri che sono sotto il suo ombrello continuano le loro regolari attività. Solo successivamente si definirà come strutturare tutto il piano di comunicazione vaticano.
“La buona comunicazione è sempre un risultato umano, piuttosto che tecnico.” È la chiave del discorso di monsignor Paul Tighe, Segretario del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, al World Summit on the Information Society, che si è tenuto a Ginevra il 27 maggio 2015. In un tavolo inteso per definire le politiche dell’informazione, monsignor Tighe ha reiterato le preoccupazioni della Santa Sede per una tecnologia orientata al bene e che sia accessibile a tutti, anche ai più poveri.
È con una lunga “lecture” per il Giorno della Comunicazione indetto dalle Conferenze Episcopali di Gran Bretagna e Galles che Lord Christopher Patten, il presidente del Comitato incaricato di proporre una riforma per la comunicazione vaticana, ha svelato mercoledì 27 maggio il piano di riforma, che ora è al vaglio di una ulteriore commissione. La proposta è quella di una unica struttura (alcuni la chiamano Segreteria per la Comunicazione) composta da cinque dipartimenti, che partano dalla pastorale ma abbiano anche un comparto amministrativo. Il budget è importante, perché uno dei compiti del Comitato, ha rivelato Lord Patten, era quello di arrivare ad un risparmio sui circa 70 milioni di euro spesi per i media ogni anno.
Una nuova commissione di cinque membri è stata istituita da Papa Francesco, per comprendere in che modo mettere in pratica i suggerimenti del rapporto finale del Comitato per la Comunicazione, che era stato istituito a luglio 2014 nell’ambito della grande riforma dell’economia vaticana.
Un gruppo di lavoro per mettere a punto la riforma del compartimento media vaticani. La decisione di andare avanti verso la creazione di due super Congregazioni per snellire la struttura della Curia. E poi, la necessità di definire finalmente i termini di una nuova costituzione apostolica. Non sarà una cosa breve, ma il Consiglio dei Cardinali chiamati dal Papa ad assisterlo nel pensare una riforma della Curia si sono dati un metodo. Lo riferisce padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, in un briefing con i giornalisti tenuto mercoledì 15 aprile.