“La vostra è una vocazione, è una missione! Con il vostro lavoro e la vostra creatività, con l’uso intelligente dei mezzi che la tecnologia mette a disposizione, ma soprattutto con il vostro cuore: si comunica con il cuore. Siete chiamati a un compito grande ed entusiasmante: quello di costruire ponti, quando tanti innalzano muri, i muri delle ideologie; quello di favorire la comunione, quando tanti fomentano divisione; quello di lasciarsi coinvolgere dai drammi del nostro tempo, quando tanti preferiscono l’indifferenza. Questo fa tanto male”. Lo ha detto stamane il Papa nel corso dell’udienza ai partecipanti alla plenaria del Dicastero per la Comunicazione.
“L’innovazione tecnologica ha trasformato le modalità di produzione dei contenuti, così come la loro fruizioni; e ora l’intelligenza artificiale sta modificando in modo radicale anche l’informazione e la comunicazione e, attraverso di esse, alcune basi della convivenza civile”. Lo ha detto il Papa, stamane, incontrando dirigenti e dipendenti di TV2000 e del circuito inBlu2000.
“Vorrei leggere tutto il discorso ma ho un problema, ho un po’ di bronchite, e non posso parlare bene. Se voi non vi offendete, consegnerò la copia del discorso. Scusatemi. La consegnerò perché la diano a tutti voi, ma faccio tanta fatica a parlare. Grazie della vostra comprensione. E grazie di essere venuti. Grazie tante del vostro lavoro, perché non è facile comunicare, ma la prima cosa che fa una persona è comunicare. Da Adamo quando vide Eva, comunicò. Comunicare è la cosa più umana che esiste. Andate avanti su questo”. Lo ha detto il Papa questa mattina in occasione dell’incontro con i partecipanti al Simposio “Université des Communicants en Église” promosso dalla Conferenza dei Vescovi di Francia.
Veglie, ritiri e pellegrinaggi per i padri e le madri del Sinodo che si apre il prossimo 4 ottobre.
Enrico Trevisi, vescovo di Trieste, nelle settimane scorse ha firmato il ‘Manifesto della comunicazione non ostile’, diventando così
Negli ultimi anni, "l’evoluzione tecnologica ha portato cambiamenti significativi nella comunicazione, anche all’interno delle Chiesa, in modo particolare nelle comunità parrocchiali. I nuovi strumenti digitali, come i caroselli, i podcast e i reel, possono essere utilizzati dagli animatori della comunicazione per veicolare messaggi e creare contenuti accattivanti e coinvolgenti per il pubblico". Questo è l'invito della diocesi di Molfetta all'evento che parlerà di Caroselli, podcast e reel.
‘Parrocchie, tecnologie, cultura digitale’ sono le parole chiave di un articolo che la prof.ssa Alessandra Carenzio,
Una Chiesa in dialogo. Il rapporto tra Chiesa e informazione. Questi i temi principali del libro presentato ieri alla Pontificia Università della Santa Croce a Roma con la partecipazione del Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, il Cardinale Mario Grech. "A Church in Dialogue: The Art and Science of Church Communication" (Edizioni Santa Croce, a cura di Gema Bellido), questo il titolo per intero - il volume è in inglese - scritto in occasione del venticinquesimo anniversario della Facoltà di Comunicazione Istituzionale, fondata nel 1996 come parte della Pontificia Università della Santa Croce.
"Diversi e uniti. Com-unico quindi sono" è un nuovo volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Il volume, il terzo della collana "Scambio dei doni", di taglio ecumenico, è arricchito da un testo inedito di Papa Francesco sulle relazioni umane intitolato “Con lo sguardo di Gesù”.
Giovanni Paolo II conosce il valore delle parole e decide subito, all’inizio del pontificato, di fare un patto con i massmedia.
L'importante è "dire le cose con prossimità, con vicinanza". Papa Francesco lo ha ribadito in un video messaggio per la Giornata di “iMission” che si è svolta ieri sera a Madrid per la formazione gratuita dei missionari digitali di lingua spagnola. Il video è stato diffuso sull'account Twitter degli organizzatori dell'evento .
Per diventare amici di San Giuseppe "occorre ricalcarne le orme, che rivelano un riflesso dello stile di Dio. Giuseppe è l’uomo del silenzio. A prima vista, potrebbe perfino sembrare l’antitesi del comunicatore. In realtà, solo spegnendo il rumore del mondo e le nostre stesse chiacchiere è possibile l’ascolto, che rimane la condizione prima di ogni comunicazione". Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza il personale del quotidiano "Avvenire" nella giornata dedicata a San Giuseppe Lavoratore.
Domani e dopodomani, 27 e 28 aprile, in occasione delle Giornate Salesiane di Comunicazione si tiene presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, un incontro di formazione destinato a tutti coloro che, occupandosi di formazione, considerano la comunicazione un importante ambito di azione pastorale e, soprattutto, di formazione per i religiosi e le religiose di oggi.
Un manuale di comunicazione per seminaristi ed operatori pastorali. E’ “Di terra e di cielo”, il nuovo libro - a cura di Ivan Maffeis e Adriano Fabris edito da San Paolo. Un testo agevole che si rivolge a chi si prepara a svolgere un’attività pastorale.
Un libro che “nasce da un incontro sulle modalità di narrazione del Papa”. Così il Prefetto della Segretaria per la comunicazione della Santa Sede monsignor Dario Edoardo Viganò ha spiegato il senso stesso del volume che raccoglie alcuni saggi di professori di semiotica dedicato a Papa Francesco.
Tra due settimane – dal 19 al 29 maggio - entrerà nel vivo il festival delle Comunicazioni sociali che quest’anno si svolgerà a Cesena.
Nella suggestiva e bellissima cornice dei Mercati di Traiano a Roma, una mostra che raccoglie marchi, loghi, firme e simboli vari, presupposti della comunicazione per l’uomo antico e moderno. Ancora oggi, come nell’antichità, si comunica con simboli, con bolli. Per riconoscersi e riconoscere.
“In Italia ci troviamo in un momento di grande smarrimento dell’opinione pubblica, in cui le ragioni della protesta sono sacrosante. A questo le Istituzioni non possono rispondere con la propaganda, ma devono invece replicare sviluppando un dialogo, cioè motivando le ragioni delle scelte e cercando di coinvolgere, affinché queste scelte siano per il bene comune”. Molto netta la presa di posizione del rettore della Lumsa, Francesco Bonini , che ieri ha ospitato nell’Ateneo i lavori del Convegno “Comunicazione istituzionale 3.0 – La qualità della comunicazione per la democrazia di un Paese".
“La buona comunicazione è sempre un risultato umano, piuttosto che tecnico.” È la chiave del discorso di monsignor Paul Tighe, Segretario del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, al World Summit on the Information Society, che si è tenuto a Ginevra il 27 maggio 2015. In un tavolo inteso per definire le politiche dell’informazione, monsignor Tighe ha reiterato le preoccupazioni della Santa Sede per una tecnologia orientata al bene e che sia accessibile a tutti, anche ai più poveri.