Dopo l’accordo con il Dicastero per l’Evangelizzazione, la Pontificia commissione per la Tutela dei Minori sigla un accordo con il Dicastero per il clero. Tra i punti principali dell’accordo, la necessità di fornire spazi di accoglienza ai sopravvissuti; l’impegno approfondire le indicazioni della ratio nationalis, ovvero dei criteri fondamentali per la formazione sacerdotale (ratio fundamentalis) applicate a livello locale; l’implementazione di una formazione permanente per i sacerdoti, per quello che viene chiamato un “ministero della salvaguardia”.
Papa Francesco parla della “lacerazione” che è derivata nella Chiesa dal dramma degli abusi, mette in luce la gravità del “peccato di omissione”, ma sottolinea anche che molto è stato fatto, incoraggia ad ascoltare le vittime. Incontrando i membri della Pontificia Commissione Per la Tutela dei Minori, recentemente rinnovati, Papa Francesco ribadisce le sue linee guida per quanto riguarda la protezione dei minori. È la prima plenaria, tra l’altro, che si tiene in Palazzo Marescotti, la nuova sede della commissione, ed è il primo incontro da quando la commissione è stata inclusa nel dicastero per la Dottrina della Fede con la riforma”.
“La Chiesa deve fare di più per mettere in atto misure preventive”. Parlando all’assemblea generale dell’AMECEA la scorsa settimana, padre Andrew Small, segretario ad interim della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, ha messo in luce le sfide della prevenzione degli abusi. Che non sono sfide solo per la Chiesa in Africa, ma sono sfide per tutte le Chiese locali.
Tre gruppi di lavoro, una pandemia a complicare le cose, ma anche la necessità di andare avanti nel lavoro di consulenza e di affiancamento delle Conferenze Episcopali per contrastare la piaga degli abusi: la Pontificia Commissione per la Protezione dei minori ha tenuto (parzialmente online e parzialmente in presenza) la sua plenaria dal 16 al 18 settembre.
È stata data anche particolare attenzione al “significato emergente del concetto di adulto vulnerabile” durante l’11ma assemblea plenaria della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.
Papa Francesco nomina nuovi commissari e rinnova alcuni membri della Pontificia Commissione per la tutela dei minori. In particolare arriva la conferma del Cardinale Seán O’Malley, come Presidente della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori e la nomina per questo organismo consultivo di sedici membri, inclusi nove nuovi membri. I nuovi commissari sono Benyam Dawit Mezmur Sr. Arina Gonsalves, Neville Owen, Sinalelea Fe’ao, Prof. Myriam Wijlens, Ernesto Caffo, Sr. Jane Bertelsen, Teresa Kettelkamp, Nelson Giovanelli Rosendo Dos Santos. Vittime/sopravvissuti di abusi sessuali clericali sono inclusi tra i membri annunciati oggi.
L’ammissione di essere arrivati tardi nella lotta agli abusi sui minori, unita ai tre passi che il Papa propone per rendere efficace il contrasto a quella che il Papa definisce come “una malattia”, e la linea dura per cui il Papa mai “firmerà una richiesta di grazia” e che, in caso di abusi riconosciuti, non ci potrà essere appello: in un discorso a braccio, che sostituisce quello “più formale”, il Papa delinea la sua posizione sugli abusi con i membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.
Marie Collins, membro della Pontificia Commissione per la protezione dei minori, ha presentato le proprie dimissioni in data 13 febbraio a Papa Francesco tramite il Cardinale Presidente Sean P. O’Malley. Le dimissioni diventano operative da oggi.
Padre Hans Zollner, membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, ha incontrato in due diverse occasioni David Ridsdale, Andrew Collins e Peter Blenkiron, tra le vittime di abusi sessuali da parte del clero a Ballarat in Australia. Sull'argomento, nei giorni scorsi, il Cardinale Prefetto della Segreteria per l'Economia George Pell ha deposto in videoconferenza con la Royal Commission australiana che si occupa della vicenda.
“La Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori è stata creata da Papa Francesco nel 2014. Il Chirografo di Sua Santità Papa Francesco stabilisce specificatamente: “Compito specifico della Commissione sarà quello di propormi le iniziative più opportune per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili, sì da realizzare tutto quanto è possibile per assicurare che crimini come quelli accaduti non abbiano più a ripetersi nella Chiesa. La Commissione promuoverà, unitamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede, la responsabilità delle Chiese particolari per la protezione di tutti i minori e degli adulti vulnerabili”.