Non c’è il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nella Commissione Cardinalizia dell’Istituto per le Opere di Religione, la cosiddetta “banca vaticana”. La nuova commissione, che, per statuto, “vigila sulla fedeltà” alle norme statutarie, lancia una nuova fase dell’Istituto, dato anche dalla promulgazione dei nuovi statuti lo scorso agosto. Allo stesso tempo, la nuova composizione lascia capire qualcosa del futuro delle finanze vaticane.