Le origini e il senso della giornata commemorativa di oggi
"Oggi facciamo memoria di coloro che ci hanno preceduto, che hanno vissuto. Memoria di tanti che ci hanno fatto del bene, memoria anche di coloro che non sono riusciti a fare del bene. C'è il mistero della grande misericordia del Signore". Lo ha detto Papa Francesco, nell'omelia pronunciata durante la Messa celebrata a Roma nel cimitero di guerra per la commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Dopo aver celebrato la Messa in San Pietro per i Cardinali e i Vescovi defunti nel corso dell'anno, Papa Francesco - in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti - si è recato al vicino Campo Santo Teutonico per un momento di preghiera. A darne conferma è Matteo Bruni, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
“Viviamo nell’attesa di ricevere beni così grandi e belli che nemmeno riusciamo a immaginarli, perché, come ci ha ricordato l’Apostolo Paolo, siamo eredi di Dio, coeredi di Cristo. Alimentiamo l’attesa del Cielo, esercitiamoci nel desiderio del paradiso”. Lo ha detto il Papa, questa mattina, nell’omelia della Messa celebrata in San Pietro in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell’anno.
Giorni intensi questi per tante comunità cristiane e tanti fedeli che raggiungono spesso i loro luoghi di origine per far visita ai propri cari defunti.
Carlo e Sandra: due ragazzi, vissuti in un tempo quasi contemporaneo ai nostri giorni. Due giovani, giovanissimi beati, futuri santi. Di loro si è parlato molto, ultimamente, e in particolare di Sandra Sabbatini, visto che proprio la settimana scorsa è stata proclamata beata a Bologna.
A causa della pandemia e delle misure di contenimento, la Penitenzieria Apostolica, con un altro Decreto, viene incontro alle richieste avanzate da numerosi Pastori della Chiesa e annuncia l'estensione delle indulgenze plenarie in modo analogo al 2020, quindi per tutto il mese di novembre 2021.
Papa Francesco celebrerà la Messa per la Commemorazione di tutti i fedeli defunti martedì 2 novembre prossimo alle ore 11 nel Cimitero Militare Francese a Roma. Lo ha reso noto la Prefettura della Casa Pontificia.
"Quest'anno offriamo la santa messa della sera del Giorno dei defunti per quelle persone che nel nostro Paese sono morte nell’epidemia COVID. Ma preghiamo anche per i nostri malati, per i nostri parenti e per tutti coloro che come conseguenza della pandemia devono portare oneri particolari. Questa seconda ondata di autunno, comporta gravi prove fisiche, materiali e spirituali per molti". Lo ha detto il Cardinale Peter Erdo, Arcivescovo di Budapest, nell'omelia della Messa celebrata ieri sera nella parrocchia di San Giuseppe.
A causa delle restrizioni imposte per l’emergenza sanitaria, il Papa ha celebrato nel pomeriggio di oggi la Messa per la Commemorazione di tutti i fedeli Defunti nella Cappella del Pontificio Collegio Teutonico in Vaticano.
La lettura dei dati sui contagi da Covid 19 preoccupa sempre di più. La settimana scorsa un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e si sta discutendo di altre misure restrittive. Il virus continua a colpire e modifica le nostre abitudini e quelle delle parrocchie e diocesi.
In linea con le disposizioni sanitarie per arginare il diffondersi dell’epidemia di coronavirus, Papa Francesco ha deciso di celebrare in forma privata nel pomeriggio del 2 novembre, alle ore 16.00, la Messa per i fedeli defunti nel Campo Santo Teutonico.
Tutti i brasiliani sono invitati a piantare un albero in memoria dei loro cari, in particolare di coloro che sono morti negli ultimi mesi a causa della pandemia di Covid-19.
Anche le commemorazioni per i Defunti, nel mese di novembre, quest’anno devono confrontarsi con l’emergenza sanitaria legata alla pandemia. Pertanto la Penitenzieria Apostolico ha emesso un decreto, a firma del Cardinale Mauro Piacenza, con cui estende le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti per tutto il mese di Novembre, con adeguamento delle opere e delle condizioni a garantire l’incolumità dei fedeli.
Il giorno dei santi e il giorno dei defunti: due feste vicine e strettamente connesse, due feste che rappresentano una sorta di finestra spalancata sul mondo che verrà, sulla vita che sarà eterna, sul nostro destino compiuto.
Venerdì 1 novembre e sabato 2 novembre sono molte le celebrazioni programmate nelle diocesi italiane per la Festa di Ognissanti e per la commemorazione dei defunti. Ecco gli appuntamenti per le celebrazioni a Torino, Milano, Venezia, Roma.
Papa Francesco presiederà nel pomeriggio la Messa nel cimitero Laurentino di Roma in occasione della Commemorazione dei fedeli defunti.
Oltre alla celebrazione eucaristica che Papa Francesco presiederà il pomeriggio del 2 novembre nel Cimitero Laurentino in suffragio dei fedeli defunti, la Diocesi di Roma ha previsto che anche negli altri cimiteri della Capitale vengano celebrate le Messe in occasione della Commemorazione di tutti i defunti.
Giovedì 1 novembre e venerdì 2 novembre sono molte le celebrazioni programmate nelle diocesi italiane per la Festa di Ognissanti e per la commemorazione dei defunti. Ecco gli appuntamenti per le celebrazioni a Torino, Milano, Venezia.
In questa settimana molte le celebrazioni dei vescovi nei cimiteri delle città. Celebrazione della vita, non della morte con la sottolineatura, come ha fatto l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, della dimensione ecclesiale e culturale della visita ai cimiteri. Il presule torinese, riferisce il quotidiano “Avvenire”, ha collocato la sua riflessione nel contesto di una scelta decisa dal Comune di Torino di proporre iniziative culturali nei cimiteri, con attori e musica, nei giorni tradizionalmente dedicati alla visita ai defunti. Iniziativa che ha suscitato molte discussioni. Il cimitero – ha detto mons. Nosiglia – “è la casa comune e ci troviamo insieme a tante persone e famiglie che nel pellegrinaggio a questo luogo e nella preghiera silenziosa presso le tombe dei loro cari si sentono uniti in una solidarietà che li accomuna e li rende tutti meno individualisti e più consoni della importanza dello stare insieme anche di fronte alla realtà della morte”.