Affrontare la vita contemporanea che “non è in strada, ma in fretta”. La necessità di stare in strada, e la paura del “prete statico”, che fa “tutto ad orario”. La fraternità, una parola che “non si quota nella borsa dei valori”, e il rischio che diventa “più importante l’ideologia della fratellanza”. La “diocesanità”, ovvero quella porzione del popolo di Dio “che ha faccia”. La crisi delle vocazioni, che è trasversale.