Termina oggi, con una Messa presieduta dall’arcivescovo Gintaras Grusas, il Summit della Divina Misericordia a Vilnius. Lì dove suor Faustina Kowalska ebbe per la prima volta la rivelazione dell’immagine della Divina Misericordia, e dove l’immagine fu esposta per la prima volta, si è discusso per tre giorni nel primo Summit tutto dedicato al mistero dell’amore misericordioso di Dio.
Nel 1990, la Lituania fu la prima repubblica baltica occupata dai sovietici a tornare indipendente. I sovietici non riconobbero l’indipendenza lituana fino al 1991, e provarono a fermare la ribellione, ma dovettero cedere. Con l’indipendenza, tornò anche la possibilità di esprimere la propria fede. Ricominciarono i pellegrinaggi, e in particolare uno fu inaugurato in quell’anno: Eišiškės–Šalčininkai–Turgeliai–Rudamina, fino alla Porta dell’Aurora di Vilnius, dove si venera l’icona di Maria Madre della Misericordia.
La Porta dell’Aurora, a Vilnius, è la porta che volge verso Est. In cima alla porta c’è una piccola cappella, e in quella cappella c’è icona mariana, molto venerata, dedicata alla Madonna della Misericordia. Ma fu anche in quella cappella che fu per la prima volta esposta l’immagine della Divina Misericordia. Quella originale. Quella che Gesù comunicò direttamente a Suor Faustina Kowalska, che risiedeva proprio nella capitale lituana che è conosciuta come la città della misericordia e che si trova proprio nel centro geografico di Europa.