Per ora, si parla di un viaggio in Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est, come era previsto nel 2020. Ma Papa Francesco potrebbe aggiungere a queste tre tappe un passaggio in Vietnam. C’è un invito, e c’è una occasione: lo stabilimento di un ufficio, dove un rappresentante residente della Santa Sede può lavorare nel Paese. È il passo appena prima delle relazioni diplomatiche, che sono interrotte dal 1975. Se il viaggio avesse luogo, Papa Fracesco sarebbe il primo Papa a visitare Hanoi, e sembra che si stia già lavorando su una bozza di possibile programma. Il viaggio avrebbe luogo ad agosto. Intanto, l’arcivescovo Gallagher sarà in Vietnam ad aprile, e dopo sarà la volta del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano.
È formalmente una università cattolica, la St. Francis University di Hong Kong, che fino a quest’anno era semplicemente un istituto di alta educazione, chiamato Caritas Institute of Higher Education. Promosso dalla diocesi, l’istituto era frequentato da 2500 studenti. Ora ha il rango di università, ed è stato accreditato per discipline di scienze sociali, gestione amministrativa e della comunicazione.
Era cominciata da tempo, la manovra di avvicinamento alla Cina da parte della Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2017, alla conferenza internazionale sul traffico di organi, parteciparono anche due delegati cinesi, dei quali Huang Jiefu, presidente del Comitato Nazionale Cinese sulla donazione e il trapianto di organi ed ex viceministro della Sanità cinese. Degli scorsi giorni la nomina del professor Bai Tongtong, politologo cinese che cerca di spiegare la geopolitica secondo i dettami del confucianesimo, a membro ordinario dell’Accademia; e ora, i prossimi 27-28 giugno, si terrà un workshop su “Dialogo tra Civiltà e beni comuni”, con lo scopo dichiarato di comprendere la Cina attraverso la sua stessa prospettiva.
Il vescovo di Hong Kong Stephen Chow è arrivato a Pechino il 17 aprile, per compiere un viaggio programmato che ha qualcosa di storico. Perché da Hong Kong sono arrivate le critiche più aspre al trattamento di Pechino, e a Pechino c’è invece quella Chiesa ufficiale legata al governo guardata con sospetto ad Hong Kong. Ma è anche da Hong Kong che la Santa Sede guarda alla Cina, con una missione di studio legata alla nunziatura delle Filippine, e non è un caso che il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, commentando la visita due settimane fa ha sottolineato che questa risponde alla vocazione di Hong Kong di “essere un ponte”.
Il dialogo tra la Santa Sede e il governo di Pechino sulla nomina dei vescovi sta facendo discutere l’opinione pubblica internazionale in questa stagione che vede la Cina per tante ragioni sotto i riflettori del mondo. Perché Papa Francesco insiste su questa strada? E come coniugare questa mano tesa con la dura repressione in atto a Hong Kong?
“La Santa Sede continua a chiedere che la registrazione civile del Clero avvenga con la garanzia di rispettare la coscienza e le profonde convinzioni cattoliche delle persone coinvolte”. Lo afferma una nota vaticana pubblicata stamane circa la questione della registrazione civile del clero nella Repubblica Popolare Cinese.
La vita di Matteo Ricci, il gesuita che non ha portato in Europa i tesori dell’Oriente, ma ha regalato alla Cina la cultura dell’Occidente, ha dello straordinario:
Un intervento dell’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano ad un convegno sulla Cina ha dato il tono al dibattito sui dialoghi in corso tra Cina e Santa Sede, sebbene un possibile accordo sulle nomine episcopali non sia stato nemmeno nominato. In generale, la diplomazia pontificia questa settimana ha guardato ai continenti meno conosciuti: è stato annunciato il viaggio del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano in Oceania, mentre un rappresentante della Conferenza Episcopale del Congo ha parlato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. E prosegue, all’ONU, l’impegno della Santa Sede alla Conferenza sullo status della donna.
Quale è la situazione dei cristiani perseguitati del mondo? Uno dei compiti della diplomazia pontificia è, appunto, quella di occuparsi dei cristiani sul territorio. E così diventano fondamentali i rapporti e i numeri, che aiutano a dare le dimensioni del rapporto sul campo. Questa settimana è stato pubblicato il rapporto di Open Doors. La sua classifica delle nazioni più a rischio è uno strumento di riflessione.
“Organizzare mostre è il nostro lavoro quotidiano, è un impegno che ci vede coinvolti sempre. Ma queste due mostre sono speciali, perché è la prima volta in assoluto che i Musei del Papa organizzano una mostra in Cina”. Con queste parole Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani, presenta le due mostre che, a partire dalla primavera del 2018, avranno luogo in contemporanea presso i Musei Vaticani e la Città Proibita a Pechino.
Si aprirà stasera, a Concordia Sagittaria da cui proveniva, la fase diocesana della Causa di Beatificazione del Cardinale Celso Costantini. E saranno presenti anche 30 sacerdoti cinesi della Congregatio Discipolorum Domini, fondata dallo stesso cardinale Costantini.
Le violazioni contro la libertà religiosa da parte del governo della Repubblica Popolare Cinese continuano a preoccupare la Santa Sede e in particolare "la situazione personale di Mons. Pietro Shao Zhumin, Vescovo di Wenzhou, forzatamente allontanato dalla sua sede episcopale ormai da tempo". Lo ha detto stamane il Direttore della Sala Stampa Vaticana, Greg Burke.
Con un congresso internazionale dell’Apostolato del Mare a Taiwan, dall’1 al 7 ottobre, la Santa Sede alzerà la voce – tra le poche organizzazioni internazionali a farlo – sul problema del “traffico di esseri umani” e delle nuove schiavitù che sono legate al mondo della pesca. Ed è un congresso che ha vari significati.
Monsignor Casimiro Wang Milu, Vescovo emerito di Tianshui, nella provincia di Gansu (Cina Continentale), si è spento alle ore 0,55 del 14 febbraio corrente, all’età di 74 anni. Ne dà notizia la Sala Stampa della Santa Sede. Umile, zelante e caritatevole, viene ricordato per il suo zelo generoso. Un gran numero di fedeli ha reso omaggio alla salma e ha partecipato ai funerali, celebrati il 18 febbraio.
C’era una piccola insegna in ceramica sul campanello della porta, e la scritta: “Vado avanti come un asino”, in francese. Per il Cardinale Roger Etchegaray, che non aveva da vescovo voluto né motto né simbolo perché li considerava un “retaggio medievale”, era quella la frase che lo rappresentava meglio, tanto che fece da titolo ad un libro che è un po’ la cifra di tutto il suo pensiero.
Il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin è intervenuto a Pordenone ad un convegno sulla figura del Cardinale Celso Costantini, primo delegato apostolico della Chiesa Cattolica in Cina.
La Turchia ha un nuovo nunzio da un po', e viene direttamente dalla Cina. Il suo nome è Paul Fitzpatrick Russell, e il suo ultimo incarico è stato appunto quello di incaricato d’affari presso la nunziatura di Taiwan, che in realtà ha sempre mantenuto la denominazione di nunziatura di Cina. Il suo nuovo incarico di nunzio di Turchia e Turkmenistan è stato annunciato il 19 marzo, e sarà ordinato arcivescovo titolare di Novi il prossimo 3 giugno.