"Alle ore 9 di stamani, sono iniziate regolarmente le operazioni al Campo Santo Teutonico nell’ambito delle incombenze istruttorie del caso Orlandi".
L’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha disposto l’apertura di due tombe presenti presso il Cimitero Teutonico nell’ambito della denuncia presentata dalla famiglia di Emanuela Orlandi, la ragazza - cittadina vaticana - scomparsa nel 1983. Lo ha annunciato Alessandro Gisotti, Direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede.
Tra San Pietro e la nuova Aula delle udienze si trova il Campo Santo Teutonico, la più antica fondazione nazionale tedesca in Roma. È situato in un'area adiacente al confine con la Città del Vaticano; area, questa, soggetta però ad extraterritorialità a favore della Santa Sede. Malgrado ciò, è solitamente considerato come l'unico cimitero all'interno del Vaticano; qui sono sepolte persone di origine austriaca, sudtirolese, svizzero-tedesca, liechtensteinesi, lussemburghese, e belga di lingua tedesca, oltre a fiamminghi e olandesi.
Cesar De Vroe era uno dei tanti clochard che possiedono come casa la strada e come tetto il cielo. De Vroe: niente averi, niente famiglia, niente casa e niente salute. Ma con una caratteristica speciale: la fede. Cesar era chiamato infatti il “barbone di Dio”. I suoi funerali sono stati celebrati al Cimitero Teutonico, in Vaticano, da Monsignor Dirk Smet.
Willy lo conoscevano tutti a Borghi. Il quartiere che abbraccia Piazza San Pietro a destra della Basilica è un po’ un paese. Insieme ai monsignori, alle suore e ai cardinali ci sono i clochard. Li vedi la mattina a messa nella parrocchia di Sant’ Anna, appena dentro le mura vaticane. Willy era uno di loro. Con il suo aspetto ascetico, la croce sul petto e il carrello della spesa trasformato in valigia con tutte le sue cose. Partecipava a due messe la mattina e, come diceva sempre “la mia medicina è la Comunione” per cui non si curava molto.