La situazione in Turchia, dove il terremoto ha messo a dura prova la popolazione e dove le elezioni hanno portato i loro strascichi. Quella in Iran, in un rapporto con la Chiesa che vive di alti e bassi, tra collaborazioni prestigiose con l’Università di Qom e il non rinnovo di visti per le suore missionarie. Quella in Eritrea, ormai avamposto di tutte le situazioni di crisi dell’Africa, dove si trova evacuato anche il personale della nunziatura in Sudan. Sono i tre focus in discussione alla Riunione Opere per l’Aiuto delle Chiese Orientali (ROACO), che è cominciata il 19 giugno con l’incontro dello steering committee e che proseguirà fino al 22 giugno, con l’udienza da Papa Francesco, che coglie sempre l’occasione per fare il punto delle situazioni in Medio Oriente.
Con un nuovo Motu Proprio - Iam Pridem - pubblicato stamane Papa Francesco questa volta interviene sul Codice dei Canoni delle Chiese Orientali, modificando le norme relative ai Vescovi che hanno raggiunto gli ottanta anni di età nel Sinodo dei Vescovi delle rispettive Chiese sui iuris.
Resa nota oggi la Lettera apostolica in forma di Motu proprio “Vocare peccatores” in cui il Papa riforma il Diritto penale delle Chiese Orientali apportando le stesse modifiche già introdotte nel Codice latino.
Il 13 marzo 2013, il mondo ha conosciuto il successore di Papa Benedetto XVI, il nuovo Sommo Pontefice, Jorge Mario Bergoglio, che ha preso il nome di Francesco.
Il Sinodo dei Vescovi della Chiesa Patriarcale di Cilicia degli Armeni – convocato dal Papa - ha eletto Patriarca Raphaël François Minassian, finora Arcivescovo titolare di Cesarea di Cappadocia degli Armeni e Ordinario per i fedeli armeni cattolici dell’Europa Orientale.
Papa Francesco riceve in Udienza i Partecipanti alla 94.ma Assemblea della “Riunione delle Opere per l’Aiuto alle Chiese Orientali” in corso a Roma presso la Casa Bonus Pastor dal 21 al 24 giugno. "Abbiamo bisogno di incontrarci, di far dialogare meglio le parole e i pensieri, per accogliere le domande e il grido che giungono da tante parti del mondo, in modo particolare dalle Chiese e dai Paesi per i quali svolgete la vostra opera", dice subito il Papa.
Papa Francesco con un Motu proprio che modifica il Codice per le Chiese Orientali ribadisce la priorità della Santa Sede nell’assenso a nuove forme di vita religiosa. Un provvedimento che uniforma il codice orientale a quello latino.
È il vescovo Giorgio Demetrio Gallaro dell’Eparchia di Piana degli Albanesi il nuovo segretario della Congregazione delle Chiese Orientali. Dopo il ritorno a casa dell’arcivescovo Cyril Vasil, nominato amministratore dell’eparchia di Kosice, Papa Francesco sceglie un altro vescovo di rito orientale come numero due della Congregazione.
Era il 15 ottobre del 1917 quando Papa Benedetto XV fondò il Pontificio Istituto Orientale, dopo la nascita della Congregazione per le Chiese orientali.
La Congregazione per le Chiese Orientali informa che il Prefetto Cardinale Leonardo Sandri si recherà in Bulgaria dal pomeriggio del 29 giugno a domenica 2 luglio.
Quando Papa Francesco arriverà in Egitto mancheranno solo pochi giorni all’inizio del mese dedicato a Maria, maggio.
È l’angelo svelato nella Natività di Betlemme il centro del breve discorso che Papa Francesco dedicata all’Assemblea della Riunione delle Opere di Aiuto della Chiese orientali (ROACO). Un angelo venuto alla luce che – dice il Papa – “ci fa pensare che anche il volto delle nostre comunità ecclesiali può essere coperto da ‘incrostazioni’ dovute ai diversi problemi e ai peccati”.
Cambio della guardia alla guida dei cattolici di rito bizantino in Grecia.