Si è chiusa ieri a Roma, presso la Basilica di San Paolo fuori le Mura, la prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, a cui hanno partecipato 943 persone di cui: 4 Cardinali, 170 Vescovi, 4 Padri Abati, 238 Sacerdoti, 6 Diaconi, 37 Religiose e Religiosi, 210 Laici, 274 Laiche. In totale 641 uomini e 302 donne.
“Nell’incontro che abbiamo avuto a maggio dello scorso anno, vi ho affidato tre consegne: continuare a camminare, fare Chiesa insieme ed essere una Chiesa aperta. Queste indicazioni riguardano la vita della Chiesa in Italia nel contesto attuale. Anche oggi, come allora, siamo inviati a portare il lieto annuncio con gioia! Con questa consapevolezza, vi incoraggio a percorrere la terza tappa, dedicata alla profezia”. Lo afferma il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti alla prima Assemblea sinodale della Chiesa italiana che si sta svolgendo a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.
Ad eccezione di Bologna e in attesa della nomina – non all’ordine del giorno – del nuovo Vicario Generale di Roma, le diocesi tradizionalmente cardinalizie in Italia – almeno negli ultimi 120 anni – sono tutte senza arcivescovi porporati.
Sono 10 i vescovi italiani che nel corso dell’anno compiranno 75 anni e che pertanto dovranno presentare al Papa la loro rinuncia al governo pastorale delle proprie diocesi. Sarà poi il Pontefice a decidere se accettare o confermarli donec aliter provideatur.
Nel corso del 2023 Papa Francesco ha provveduto a modificare l’assetto delle diocesi italiane, nominando nuovi vescovi al posto dei dimissionari per raggiunti limiti di età.
Mentre inizia in Vaticano il Sinodo dei vescovi, nelle diocesi italiane ripartono le attività con i temi e le iniziative dell’anno pastorale che si apre e le visite pastorali dei vescovi. In Calabria, a Cassano allo Ionio, la diocesi, guidata dal vescovo Francesco Savino, vice presidente della Cei, si è svolta l’Assemblea diocesana.
Come è noto il Codice di Diritto canonico al canone 401 prevede che “il Vescovo diocesano che abbia compiuto i settantacinque anni di età è invitato a presentare la rinuncia all'ufficio al Sommo Pontefice, il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze”.
Sono oltre un milione i marittimi che, tutti i giorni dell'anno, lavorano sulle navi che trasportano merci nel mondo intero. A loro la Chiesa dedica la seconda domenica di Luglio con una particolare attenzione alle loro condizioni di vita che vanno migliorate e l’invito ad evitare forme di discriminazione.
Anche il 2022 si prevede foriero di cambiamenti per la Chiesa Italiana: sono infatti numerosi i Vescovi che nel corso dell’anno compiranno i 75 anni e saranno obbligati a presentare la lettera di rinuncia per raggiunti limiti di età come previsto dalle norme canoniche vigenti. A loro si aggiungono alcuni vescovi che hanno già raggiunto l’età prevista dal Codice e che ancora non sono stati sostituiti.
La 74/ma Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana ha eletto i due nuovi Vice Presidenti, rispettivamente per l’area Nord e per l’area Centro.
L’anno che si è appena aperto porterà diversi cambiamenti nella guida di diverse diocesi italiane. Sono in scadenza, infatti, per raggiunti limiti di età – 75 anni – numerosi vescovi residenziali, da nord a sud.
Da domenica prossima 29 novembre, I di Avvento, entra il vigore la nuova edizione del Messale che apporta alcune modifiche alla traduzione di alcuni testi liturgici, tra cui Padre nostro e Gloria. Aci Stampa ha parlato di queste modifiche e del loro significato con Monsignor Claudio Maniago, Vescovo di Castellaneta e Presidente della Commissione CEI per la Liturgia, tra i principali curatori di questo lungo e delicato lavoro.
L’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante norme per il contrasto alla diffusione dell’epidemia di coronavirus "lascia invariato quanto previsto nel Protocollo del 7 maggio circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Esso rimane altresì integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, già trasmesse nel corso dell’estate”. Lo afferma una nota della Conferenza Episcopale Italiana.
Dedicheremo questo articolo alla Giornata Nazionale per la Custodia del Creato che avrà come centro delle iniziative, quest’anno, la diocesi di Ferrara-Comacchio. Ma prima non possiamo non citare l’ordinazione episcopale del vescovo coadiutore della diocesi di Agrigento. Si tratta di Alessandro Damiano che sarà ordinato oggi 5 settembre, alle ore 17,30, nella Basilica Cattedrale di Agrigento e vedrà la partecipazione di ministri sacri e membri scelti rappresentativi dei fedeli delle comunità parrocchiali della diocesi di Agrigento e della sua diocesi di origine, Trapani. Ad ordinarlo l’arcivescovo di Agrigento, il card. Francesco Montenegro. Il neo vescovo celebrerà la prima S. Messa, dopo l’ordinazione Episcopale, domani sera nella Cattedrale di Agrigento. Da vescovo coadiutore eletto, Damiano aveva già celebrato in diocesi, il 12 agosto, nella Chiesa Madre di Sant’Angelo Muxaro in occasione della peregrinatio dell’urna con le reliquie di S. Angelo di Licata, martire carmelitano. A Trapani, sua città natale, celebrerà la sua prima messa, dopo l’ordinazione Episcopale, domenica 13 settembre, nel Santuario della Madonna di Trapani, insieme al vescovo Pietro Fragnelli. Segnaliamo anche alcune diocesi in festa per l’ordinazione presbiterale di alcuni novelli sacerdoti.
Con la ripresa della celebrazioni con il popolo, i Vescovi delle diocesi italiane hanno deciso di fissare la data della Messa crismale che si sarebbe dovuta celebrare la mattina del Giovedì Santo ma che è stata rinviata a causa della pandemia di coronavirus.
Grande festa quest'anno a Lucca per il 950° anniversario della dedicazione della cattedrale di San Martino. Correva infatti l'anno 1070. Sabato scorso - 18 gennaio - ad inaugurare le celebrazioni è stato il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia - Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
“E’ venuto meno quel tessuto culturale unitario, che permetteva di riconoscersi e parlare una lingua comune, ampiamente plasmata dalla fede e dai valori che essa ispira. Oggi la situazione è davvero diversa e noi non siamo più gli unici che producono cultura, né i primi, né i più ascoltati. In un tale contesto pluralistico, che spesso finisce per considerare irrilevante la fede, sorgono le posizioni più diverse: ecco le reazioni esasperate di chi fatica ad accettare questa stagione e ha quasi bisogno di prenderne le distanze, invocando un impossibile ritorno indietro delle lancette della storia; ci sono, poi, le scorciatoie di quanti considerano ineluttabile la secolarizzazione della società: anche fra quanti si riconoscono cattolici, prevale spesso una religiosità debole, per cui del magistero ecclesiale si accetta solo ciò che è in sintonia con il proprio stile di vita. Mentre si riduce lo spazio d’incidenza delle istituzioni – tra cui la Chiesa – viene avanti anche una solitudine diffusa, che accompagna tante persone, le quali si sentono prive di riferimenti culturali e di alleanze educative su cui contare”. Lo ha detto il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, nella prolusione che ha aperto i lavori del Consiglio episcopale permanente.
Una settimana durante la quale saranno molti i momenti comuni che coinvolgeranno le diocesi italiane. Da oggi al 25 gennaio si celebra in tutte le diocesi la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sul tema “Ci trattarono con gentilezza” (At 28,2). Venerdì prossimo, Festa di San Francesco di Sales, la pubblicazione del Messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebrerà nel mese di maggio e le iniziative sul tema.
Sono diversi gli avvicendamenti previsti alla guida di alcune diocesi italiane nel 2020. E non solo. Qualcosa potrebbe cambiare anche all’interno della Conferenza Episcopale Italiana: il Cardinale Presidente Gualtiero Bassetti, classe 1942, potrebbe lasciare la guida dei Vescovi italiani prima della Assemblea Generale di maggio. Assise nella quale i presuli italiani potrebbero scegliere il nome del suo successore da sottoporre al placet del Papa. Allo stesso tempo il Cardinale potrebbe lasciare anche la guida dell’Arcidiocesi di Perugia.
Papa Francesco ha aperto questo pomeriggio nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano i lavori della 73/ma Assemblea Generale della Conferenza Episcopale Italiana.