Si è conclusa oggi la riunione del Consiglio di Cardinali che coadiuvano il Papa nelle riforme della Curia e nel governo della Chiesa. Ai lavori hanno preso parte tutti i porporati partecipanti.
“La Chiesa cattolica è impegnata nel dialogo interreligioso e nel promuovere la comprensione e la cooperazione tra i credenti di diverse tradizioni religiose. Ognuna delle vostre tradizioni, e ognuno di voi personalmente, ha una ricchezza da offrire al mondo, per infondere in esso uno spirito di accoglienza, di cura e di fratellanza”. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza i partecipanti alla Conferenza Internazionale “Women Building a Culture of Encounter Interreligiously”.
“Per la prima volta, un Dicastero coinvolge un gruppo di donne rendendole protagoniste dei progetti e delle linee culturali che va sviluppando, e non solo per occuparsi di questioni femminili. La vostra Consulta è composta da donne impegnate in diversi settori della vita sociale e portatrici di visioni culturali e religiose del mondo che, seppur diverse, convergono verso l’obiettivo di lavorare insieme con reciproco rispetto”. E’ quanto scrive il Papa nel messaggio inviato alle partecipanti al seminario promosso dalla Consulta Femminile del Pontificio Consiglio della Cultura, che si è svolto ieri sul tema “Le donne leggono Francesco: lettura, riflessione e musica”.
Con il pontificato di Giovanni Paolo II inizia una vera novità nasce la figura della vaticanista donna. Ormai sembra normale a tutti che ci siano donne che si occupano di cronaca vaticana, ma non era così negli anni ’70. Ma per Wojtyła la donna é complementare all’uomo. C’è un patto tra Karol Wojtyła e il genio femminile, tra Giovanni Paolo II e le donne.
Le donne “hanno dato un ammirevole esempio di fedeltà, di dedizione e di amore a Cristo nel tempo della sua vita pubblica come durante la sua passione; ora sono premiate da Lui con questo gesto di attenzione e di predilezione”.
Giovanni Paolo II è il primo Papa straniero dell'epoca moderna. Una scelta frutto della primavera conciliare confermata dalla elezione di Benedetto XVI.
Il ruolo della donna nella Chiesa è certamente uno dei più dibattuti nel mondo contemporaneo. Ma anche in antichità il rapporto tra Chiesa e donna era particolare e nella società dall'antica Roma al Medioevo, la donna ha avuto sempre un ruolo fondamentale per tutte le culture del passato.
No alla colonizzazione ideologica, specialmente quella basata su rivendicazioni “femministe” che mirano a cambiare l’ethos dei popoli. E sì a un Sinodo sul ruolo della donna della Chiesa come parte di un percorso che è cominciato con i sinodi sulla famiglia e prosegue con il prossimo Sinodo sui giovani: questi i temi principali del documento finale della plenaria della Pontificia Commissione per l’America Latina, che si è tenuta dal 6 al 9 marzo.
“Se non si ascolta la voce delle donne si perde un apporto indispensabile per la Chiesa; questo mensile ricorda una realtà spesso dimenticata. E’ un cammino e questi sono dei passi in avanti, iniziative così importanti permettono di dare spazio e maggiore rilievo alle donne”. Sono le parole del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, intervenuto a Palazzo San Carlo in Vaticano per la presentazione del nuovo mensile dell’Osservatore Romano “Donne chiesa mondo”.
La giornata inizia con un certo fermento legato ad una intervista del cardinale Müller apparsa sul settimanale tedesco Focus. In effetti il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede non ha fatto altro che riproporre il Magistero, ma per alcuni sembra che ci sia un cambiamento di rotta.
Che “la donna non sia solo più ascoltata, ma che la sua voce abbia un peso reale, un'autorevolezza riconosciuta, nella società e nella Chiesa”. E’ stato questo il messaggio del Papa inviato al convegno Donne nella Chiesa: prospettive in dialogo, organizzato dalla Pontificia Università Antonianum e l’Ambasciata della Repubblica del Cile presso la Santa Sede, papa Francesco ha rivolto “il suo beneaugurante pensiero, auspicando un reale avanzamento verso una più profonda 'teologia della donna' in sintonia anche con la dimensione femminile della Chiesa come seno accogliente che genera e rigenera la vita”.
Il ruolo della donna si gioca in famiglia. Perché è solo a partire della famiglia che si può lavorare per sradicare la povertà. In un breve discorso di fronte alla 59esima Sessione della Commissione ONU sulla condizione delle donne, l’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanetne della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York, sottolinea che numerose relazioni della Segreteria Generale hanno sottolineato la centralità della famiglia per lo sradicamento della povertà e lo sviluppo sostenibile.” E poi annuncia la disponibilità di Papa Francesco a “a lavorare con tutti coloro che cercano ogni giorno di costruire un mondo che tratti concretamente le donne come uguali, nella diversità dei doni e delle forze, per il bene comune più grande di tutti”.