Il 10 gennaio scorso si è riunito in Vaticano il Comitato organizzativo dell’Incontro “La protezione dei minori nella Chiesa”, che si terrà dal 21 al 24 febbraio prossimi nell’Aula nuova del Sinodo.
Un appello all’ unità, alla necessaria conversione e alla presa di coscienza per agire non solo con programmi ma secondo dei paradigmi. E’ la richiesta di Papa Francesco ai vescovi degli Stati Uniti che sono riuniti in questi giorni in ritiro proprio per volere del Papa.
Il 19 dicembre 2018, la Santa Sede ha annunciato che Papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo ausiliare di Los Angeles Alexander Salazar. L'arcivescovo Joseph H. Gomez ha rilasciato la seguente lettera ai fedeli di Los Angeles:
“Un modo concreto per mettere al primo posto le vittime, per prendere coscienza veramente dell’orrore che hanno vissuto”. Così il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, definisce la lettera del Comitato organizzativo dell’incontro sulla protezione dei minori convocato da Papa Francesco per il febbraio prossimo.
“Ci scusiamo con Dio, con le vittime degli abusi, con le loro famiglie e con le comunità della Chiesa tutta, per tutti i mali arrecati ai bambini, ai giovani e ai loro parenti”.
Un incoraggiamento alla lotto contro la pedofilia, all'accoglienza e all'ascolto delle vittime le cui ferite non saranno mai in “prescrizione”, solo così si realizza la tolleranza zero.
"Dopo la pubblicazione delle accuse riguardanti la condotta dell’Arcivescovo Theodore Edgar McCarrick, il Santo Padre Francesco, consapevole e preoccupato per lo smarrimento che esse stanno causando nella coscienza dei fedeli, ha disposto che venga comunicato quanto segue".
Dal 1946 al 2014 nelle diocesi tedesche un minorenne ogni settimana è stato vittima di aggressione sessuale da parte di sacerdoti, diaconi o religiosi.
Il 25-26 settembre 2018 si è tenuta a Płock l’Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Polacca. L'incontro è stato guidato dall'arcivescovo Stanisław Gądecki, Presidente della Conferenza Episcopale Polacca.
“L’abuso sessuale non è il primo. Il primo è l’abuso di potere e di coscienza”. Papa Francesco lo ha detto parlando con i gesuiti in Irlanda. La conversazione è stata pubblicata da Civiltà Cattolica.
Papa Francesco ha convocato - dal 21 al 24 febbraio 2019 - una riunione con i Presidenti delle Conferenze Episcopali della Chiesa Cattolica sul tema della protezione dei minori. Lo ha annunciato il Consiglio dei Cardinali che stanno studiando la riforma della Curia Romana, al termine della sessione dei lavori odierni.
Portare la voce delle vittime ai vertici della Chiesa”. Il Cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori, sottolinea che questo è l’obiettivo. Ed infatti, per la seconda volta, i lavori della IX Plenaria della Pontificia Commissione, che si sono tenuti dal 7 al 9 settembre, sono cominciati con l’ascolto di alcune vittime.
Il Sinodo sui giovani a Roma, la Giornata Mondiale della Gioventù a Panama, la determinazione nella lotta contro il peccato e il crimine di abusi sessuali su minori nonché il vertice ONU sul clima a Katowice sono stati questi i temi più importanti sollevati nel Comunicato dell’incontro del Consiglio dei Vescovi Diocesani, che si è tenuto a Jasna Góra il 25 agosto.
Il Papa sottolinea ancora una volta l’impegno contro gli abusi di diverso genere che si sono perpetrati in Irlanda.
“Gli abusi sessuali, di potere e di coscienza commessi da un numero notevole di chierici e persone consacrate” sono “un crimine che genera profonde ferite di dolore e di impotenza, anzitutto nelle vittime, ma anche nei loro familiari e nell’intera comunità, siano credenti o non credenti. Guardando al passato, non sarà mai abbastanza ciò che si fa per chiedere perdono e cercare di riparare il danno causato. Guardando al futuro, non sarà mai poco tutto ciò che si fa per dar vita a una cultura capace di evitare che tali situazioni non solo non si ripetano, ma non trovino spazio per essere coperte e perpetuarsi. Il dolore delle vittime e delle loro famiglie è anche il nostro dolore, perciò urge ribadire ancora una volta il nostro impegno per garantire la protezione dei minori e degli adulti in situazione di vulnerabilità” . E’ l’incipit della Lettera al Popolo di Dio scritta dal Papa e pubblicata questa mattina.
“Davanti al rapporto reso pubblico in Pennsylvania questa settimana, due sono le parole che possono esprimere quanto si prova di fronte a questi orribili crimini: vergogna e dolore”.
Con una lettera del 5 agosto, scritta a mano e diffusa dalla Conferenza Episcopale Cilena, Papa Francesco fa le sue valutazioni sul documento “Dichiarazioni, decisoni e impegni dei vescovi della Conferenza Episcopale del Cile”, elaborato al termine dell’Assemblea Plenaria straordinaria convocata dal 30 luglio al 3 agosto proprio per discutere il tema della pedofilia del clero.
Papa Francesco ha accettato la rinuncia dell’arcivescovo Philip Edward Wilson, di Adelaide. Condannato a 12 mesi di reclusione lo scorso 3 luglio per aver coperto un sacerdote riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori, già non esercitava più la guida pastorale dell’arcidiocesi, perché Papa Francesco aveva nominato il 3 giugno un amministratore apostolico “sede plena”.
L’Arcivescovo emerito di Washington Theodore Edgar McCarrick ha presentato ieri a Papa Francesco la rinuncia da membro del Collegio Cardinalizio. Il Papa ha accettato le dimissioni del presule statunitense.
Parte dal caso del Cardinale Theodore McCarrick, arcivescovo emerito di Washington, cui lo scorso 20 giugno è stato chiesto dal Papa di “non esercitare più il suo ministero episcopale” per accuse di abuso considerate attendibili. Ma per il Cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston, la questione è più ampia. Perché – dice in una dichiarazione diffusa il 24 luglio – “questo ed altri casi richiedono di qualcosa di più delle scuse”, e cioè “una forte e generale politica per affrontare le violazioni dei vescovi del voto del celibato, in caso di abuso dei minori e anche in casi che riguardano adulti”.