La preghiera per le vittime hanno luogo il primo venerdì di Quaresima in tutta la Polonia. "Facciamo tutto il possibile perchè le vittime sentano il sostegno dell'intera comunità ecclesiale", ha esortato l'Arcivescovo Wojciech Polak, Delegato per la tutela dei minori della Conferenza Episcopale Polacca (KEP). Il 4 marzo la Chiesa in Polonia vive la Giornata di preghiera e penitenza per il peccato di abusi sessuali su minori.
Non rimanere chiusi in schemi del passato, ma nemmeno essere troppo ottimisti. Guardare alle sfide presenti in maniera fiduciosa. E soprattutto, mantenere vicinanza, a Dio, al vescovo, agli altri sacerdoti, al popolo. Papa Francesco, in un lungo discorso, traccia l’identikit di chi deve essere il sacerdote per lui oggi, e di come deve affrontare le sfide del tempo. Lo fa in un contesto di crisi di vocazioni, che il Papa menziona, e con l’idea che si debbano dare risposte concrete, più che teorie, considerando che “il sacerdote, nella sua vita, passa condizioni e momenti diversi”, e anche Papa Francesco ammette di aver vissuto tutte queste fasi, compresi i “momenti di prova, difficoltà e desolazione”, durante i quali rimaneva la pace se “viveva e condivideva la vita” in un certo modo. Ma lo fa considerando la chiave della fraternità, prima di tutto tra sacerdoti, che è quella che permette di vivere più serenamente anche il celibato, che per il Papa è da vivere come “un dono”.
“Proprio lui, l'uomo che in questa importante questione - quella degli abusi e della pedofilia - ha suggerito e poi messo in atto gli strumenti decisivi per combatterli, da prefetto e da Papa, viene accusato di qualcosa che contraddice 25 anni di lavoro.
Attraverso una minuziosa controperizia il team di legali che ha assistito Benedetto XVI nell’esaminare il rapporto dell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga circa il periodo in cui l’allora Cardinale Joseph Ratzinger ne era Arcivescovo metropolita precisa e addirittura smonta ogni accusa nei confronti del Papa emerito di aver coperto gli abusi nella sua ex Arcidiocesi.
“In tutti i miei incontri, soprattutto durante i tanti Viaggi apostolici, con le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti,
Questo è l’interrogativo che in questi giorni affiora nella mente di tanti; giorni di grande sofferenza per Lui e per la Chiesa.
Il settimanale tedesco Tagepost riporta oggi una dichiarazione del Papa emerito Benedetto XVI in reazione all'accusa di aver detto consapevolmente la falsità nella sua dichiarazione sulla denuncia degli abusi nella diocesi di Monaco. Il cardinale Ratzinger non sapeva nulla della storia del sacerdote della diocesi di Essen.
“La Santa Sede ritiene di dover dare la giusta attenzione al documento di cui al momento non conosce il contenuto.
Nel terzo giorno della conferenza internazionale di Varsavia "La nostra missione comune di salvaguardia dei figli di Dio", si è parlato delle conseguenze teologiche degli abusi sessuali su minori da parte del clero. Sono state inoltre condivise esperienze sulla pratica della tutela dei minori nei singoli Paesi dell'Europa Centro- Orientale.
In merito al caso di violenza su minori ad opera di J.M.M., ex-membro consacrato dei Focolari, il Movimento il 26.07.2021 ha istituito un Organo di Vigilanza con funzione di Supervisore Indipendente (FSI) delle indagini in corso ad opera della società GCPS Consulting, commissione indipendente incaricato dal Movimento dei Focolari nel dicembre 2020.
“Dopo un'attenta analisi delle prove raccolte e sentiti i testimoni chiamati, la colpevolezza del vescovo Jan Szkodon non è stata provata”. É quanto si legge nel Comunicato della Nunziatura apostolica di Varsavia del 23 luglio 2021.
Sono stati chiesti sei anni di reclusione per don Gabriele Martinelli, 29 anni, per il reato di violenza carnale aggravata e atti di libidine aggravati (otto anni, ridotti a quattro, e altri quattro anni, ridotti a due, a motivo della minore età dell’imputato all’epoca dei fatti) e quattro anni, invece, per don Enrico Radice, 71 anni, per favoreggiamento. Dopo quasi un anno è stato annunciato che si chiuderà il 6 ottobre 2021 questo lungo processo.
Papa Francesco ha respinto le dimissioni del cardinale di Monaco Marx con una lettera che è stata pubblicata dalla Sala Stampa della Santa Sede.
L’Arcivescovo di Monaco e Frisinga, Cardinale Reinhard Marx ha chiesto a Papa Francesco di accettare le sue dimissioni dalla guida dell’Arcidiocesi bavarese. Lo afferma lo stesso porporato tedesco in un comunicato ufficiale. Il presule ha preso questa decisione in seguito alla gestione della crisi degli abusi sessuali nella chiesa tedesca.
Nona udienza per le accuse di abusi sessuali a don Gabriele Martinelli e don Enrico Radice. Nel corso dell’udienza, durata due ore e mezzo, dalle 14.25 alle 17, sono stati sentiti, come testimoni, don Angelo Magistrelli, attuale rettore del Preseminario e all’epoca dei fatti responsabile dell’Opera don Folci che gestisce l’istituto, don Enzo Pacelli, già preside del Liceo pontificio sant’Apollinare e don Luigi Portarulo, ex allievo del Preseminario.
Papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo di Crookston in Minnesota, Papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo di Crookston in Minnesota, Michael J. Hoeppner. . Nel 2017 era stato accusato di aver coperto gli abusi sessuali del clero sui bambini.
Si apre un nuovo vaso di Pandora nella vicenda degli abusi sessuali commessi da religiosi su minori nell’Arcidiocesi di Colonia. A partire da ieri, presso la sala conferenze Maternushaus dell’Arcidiocesi, è possibile consultare per novanta minuti le 510 pagine del rapporto dello studio legale di Monaco di Baviera Westpfahl Spilker Wastl (WSW) su abusi ed insabbiamenti a Colonia.
Anche Stefan Heße arcivescovo di Amburgo dopo il cardinale di Colonia Woelki offre le sue dimissioni al Papa dopo la pubblicazione del rapporto Gercke.
Rainer Maria Woelki cardinal di Colonia ha affermato che la pubblicazione del rapporto sugli abusi sessuali "ha stabilito chiarezza sul passato”. Il cardinale si dice pronto a dimettersi.
I compiti delle singole entità del sistema di risposta agli abusi sessuali, l'assistenza alle vittime e la prevenzione nella Chiesa polacca, così come le loro attività nel 2020, sono stati presentati nel rapporto annuale preparato dall'Ufficio del Delegato della Conferenza Episcopale Polacca (KEP) e dalla Fondazione San Giuseppe della KEP.