Ricordate la Porta Santa che Papa Francesco aveva benedetto durante il suo viaggio in Georgia? Costruita senza una chiesa, perché i permessi per costruirla non arrivavano, quella porta santa è rimasta simbolicamente in un giardino, e poi è stata portata alla Messa di Tbilisi, dove Papa Francesco la ha benedetta. Finalmente, dopo oltre due anni, quella porta avrà una chiesa.
Quindici minuti di udienza personale, un abbraccio con il vescovo di Tbilisi Giuseppe Pasotto, il saluto agli organizzatori del viaggio, i benefattori, i volontari: due mesi dopo, quanti hanno contribuito a organizzare il viaggio di Papa Francesco in Georgia vengono a trovare il Papa, per un dialogo breve, ma – come lo definiscono i partecipanti – molto bello.
Durante il suo viaggio in Georgia, Papa Francesco aveva benedetto – ed era passato attraverso – una speciale Porta Santa. Era stata collocata in un giardino, a Rustavi, perché non si riuscivano ad ottenere i permessi per la costruzione. E poi era stata portata a Tbilisi, per la Messa di Papa Francesco, in attesa di una nuova collocazione che era stata promessa. Ma questa collocazione non è mai arrivata.
Le parole del Papa sulla famiglia sono anche un appello a guardare alla famiglia dei cristiani, e alla sola cosa che unisce: la parola di Dio. Ne è convinto il vescovo Jerzy Mazur, di Elcki, in Polonia. È stato missionario in Siberia, poi espulso dalle autorità russe, e ora è presidente della Commissione Missionaria della Conferenza Episcopale Polacca e responsabile di tutti i missionari della Polonia inviati in tutto il mondo.