Le chiese in Sri Lanka sono rimaste chiuse per motivi di sicurezza, dopo gli attacchi terroristici di Pasqua che hanno causato la morte di 257 morti, tra cui una cinquantina di bambini, e circa 500 feriti, alcuni dei quali versano in gravi condizioni. La televisione nazionale ha trasmesso in diretta la celebrazione eucaristica presieduta nella sua residenza dall'arcivescovo di Colombo, il cardinale Malcolm Ranjith. Al termine della Messa, è stata letta una lettera del Papa.
Un grazie speciale del Papa per la accoglienza nello Sri Lanka nel gennaio del 2015: “Come voi mi avete dato il benvenuto nella vostra terra e con tanta cura avete organizzato la mia Visita, in collaborazione anche con la Conferenza dei Vescovi Cattolici dello Sri Lanka, così ora io vi do il mio caloroso benvenuto, e sebbene desideri che i nostri visitatori si sentano a casa, non posso eguagliare i quaranta elefanti che mi hanno dato il saluto sulla strada dall’aeroporto alla città di Colombo!”.
Il percorso di pace e di riconciliazione e i risultati della Conferenza di Parigi sono stati al centro dei colloqui tra Maithripala Sirisena, presidente dello Sri Lanka, e Papa Francesco. Venti minuti di incontro, seguito poi dal consueto passaggio in Segreteria di Stato con il Cardinal Pietro Parolin, Segretario di Stato, e l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” della Santa Sede. Incontri in cui il processo di pace e riconciliazione dello Sri Lanka hanno avuto di certo una parte preponderante.