Per 17 anni, le Cronache della Chiesa Cattolica Lituana rappresentarono uno squarcio di luce per i cattolici perseguitai del Paese Baltico. A redigerle, quello che allora era un giovane prete, Sigitas Tamkevičius, che fu poi incarcerato per otto anni. Era lui, dietro Papa Francesco, quando il Papa visitò il “Museo del genocidio” a Vilnius. E il Papa lo ha creato cardinale, rendendo questa memoria storica presente, viva e onorata. Una memoria storica che ha compiuto cinquanta anni.
Una “mappa della luce”, per segnare con un punto di luce ogni luogo dove si sia pregato per i malati e le vittime di coronavirus e contrapporsi così alle mappe della diffusione della pandemia. È questa l’iniziativa sorta al Santuario Mariano della Madonna di Siluva in Lituania.