Ci sono stati due documenti importanti, nel 2017 e nel 2022, e quest’anno si sono celebrati i 30 anni di dialogo. Fu, infatti, l’11 novembre 1994 che San Giovanni Paolo II e Mar Dinkha IV siglarono la dichiarazione cristologica comune, di fatto aprendo il dialogo come lo conosciamo oggi. Ora si va probabilmente verso un terzo documento, considerando che, dal 6 al 9 novembre, si è riunita la sedicesima sessione plenaria della Commissione internazionale mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira d’Oriente, dedicata alla liturgia nella vita della Chiesa e alla comparazione tra le due tradizioni liturgiche.
Domani, sabato 9 novembre, Papa Francesco e Mar Awa III, Catholicos Patriarca della Chiesa Assira dell’Oriente, celebreranno insieme il trentesimo anniversario della Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira e il quarantesimo della prima visita a Roma di un Patriarca assiro
“Con voi rendo grazie al Signore per l’odierna firma della Dichiarazione comune, che sancisce la lieta conclusione della fase riguardante la vita sacramentale. Oggi possiamo guardare con ancor più fiducia al domani e chiedere al Signore che il prosieguo dei vostri lavori contribuisca ad avvicinare quel giorno benedetto e tanto atteso, nel quale avremo la gioia di celebrare allo stesso altare la piena comunione nella Chiesa di Cristo”. Lo ha detto Papa Francesco ricevendo in Vaticano la Commissione Mista per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Assira dell’Oriente.
“Questo incontro e la preghiera che insieme eleveremo oggi al Signore invocano proprio il dono della pace. Siamo infatti costernati per quanto continua ad accadere in Medio Oriente, specialmente in Iraq e in Siria. Lì si riversa su centinaia di migliaia di bambini innocenti, di donne e di uomini la violenza terribile di sanguinosi conflitti, che nessuna motivazione può giustificare o permettere. Lì i nostri fratelli e sorelle cristiani, nonché diverse minoranze religiose ed etniche sono purtroppo abituati a soffrire quotidianamente grandi prove”. E’ il pensiero principale di Papa Francesco espresso nel suo incontro con Mar Gewargis III, Catholicos, Patriarca della Chiesa Assira dell’Oriente.