Di un miliardo e mezzo destinato dal Decreto Rilancio alla scuola, solo 65 milioni sono stati destinati alle istituzioni scolastiche paritarie dell’infanzia e 40 milioni per le scuole primarie e secondarie. Cifre sicuramente non sufficienti, che rendono impossibile la sopravvivenza per le scuole paritarie. E la Conferenza Episcopale Italiana scende in campo, chiedendo con forza che “non si continuino a fare sperequazioni di trattamento, riconoscendo il valore delle paritarie”.
L’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei propone un breve corso online, in tre tappe (tre venerdì consecutivi), per offrire, si legge nella presentazione, “la possibilità di pensare alla morte e al conseguente lutto per individuare strumenti psicologici e spirituali di accompagnamento nell’elaborazione del proprio vissuto umano e di fede”.
Altri tre milioni dalla CEI per i Paesi del Terzo Mondo. Dopo che lo scorso 3 aprile i vescovi avevano destinato 6 milioni del fondo del Terzo Mondo a progetti che aiutassero a superare l’emergenza coronavirus, ne vengono aggiunti altri 3, per un totale di 9 milioni. Il fondo è finanziato con i proventi dell’8 per mille, ed ha lo scopo di aiutare i Paesi africani e altri Paesi poveri nell’attuale situazione mondiale.
È stato firmato questa mattina, a Palazzo Chigi, il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Lo ha annunciato la Conferenza Episcopale Italiana. La normativa entra in vigore da lunedì 18 maggio.
Prosegue ogni sera la celebrazione della Santa Messa nel Santuario del Divino Amore in diretta tv e on line per permettere agli italiani cui è proibita la partecipazione almeno di seguirla.
La Conferenza Episcopale Italiana dice basta: di fronte al prossimo decreto del Consiglio dei Ministri per la fase 2 di risposta alla pandemia Covid – 19, che proibisce le celebrazioni religiose almeno fino al 18 maggio, i vescovi rispondono con uno stringato comunicato in cui chiedono al governo di distinguere tra le proprie responsabilità e quelle della Chiesa e sottolineano di non poter “accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto”.
L’emergenza coronavirus “ci sta insegnando che le vicende dell’esistenza rimescolano le carte a volte in maniera improvvisa, rivelando la nostra realtà più fragile. Ci ha fatto comprendere quanto è importante la solidarietà, l’interdipendenza e la capacità di fare squadra per essere più forti di fronte a rischi ed avversità. L’emergenza sanitaria porta con sé una nuova emergenza economica”. Lo scrivono i Vescovi Italiani nel messaggio in occasione del 1° maggio, festa del Lavoro.
Raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, la Conferenza Episcopale Italiana affida l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come "segno di salvezza e di speranza". Lo farà venerdì 1° Maggio, alle ore 21, con un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio. La CEI in queste ultime ore ha stanziato altri 2 milioni e 400mila euro - provenienti dai fondi dell’otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica - a beneficio di altre cinque strutture sanitarie.
La Chiesa Italiana - che ha pagato in questa pandemia un prezzo altissimo in termini di sacerdoti uccisi dalla conseguenze del virus - si prepara alla cosiddetta fase 2, ovvero la ripartenza del Paese. Da oltre un mese si celebra la Messa senza il concorso del popolo e i Vescovi italiani sono ora in contatto con il Governo per ricominiciare a celebrare con i fedeli, nel pieno rispetto delle norme sanitarie. Bisognerà aspettare le decisioni del Governo, non prima del prossimo 4 maggio. ACI Stampa ne ha parlato con Don Ivan Maffeis, Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana.
Si sono conclusi i lavori del Consiglio permanente della Cei, svoltosi in videoconferenza per l’emergenza coronavirus.
"Un aiuto straordinario della Chiesa italiana per sostenere persone e famiglie in situazioni di povertà o di necessità, enti e associazioni che operano per il superamento dell’emergenza provocata dalla pandemia, enti ecclesiastici in situazioni di difficoltà". Così un comunicato ufficiale della CEI presenta lo stanziamento straordinario di 200 milioni di euro, provenienti dall’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica e recuperati dalla finalità a cui erano stati destinati, essenzialmente l’edilizia di culto.
"A pochi giorni dagli interventi straordinari, per un totale di 16 milioni di euro, disposti per far fronte all’emergenza coronavirus in Italia, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di altri 6 milioni di euro, provenienti dai fondi dell’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per aiutare i Paesi africani e altri Paesi poveri nell’attuale situazione di crisi mondiale". Questo è la notizia ufficiale che arriva da un comunicato della Conferenza episcopale italiana.
L’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, in collaborazione con l’Aippc – Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici, organizza un servizio di ascolto e accompagnamento psicologico per i cappellani ospedalieri e i loro collaboratori in questo periodo di grande impegno contro il coronavirus.
Continua l’impegno delle Diocesi italiane nel far fronte all’emergenza Covid-19 mettendo a disposizione strutture edilizie, proprie o altrui, destinate principalmente a tre categorie di soggetti: medici e/o infermieri, persone in quarantena, senza dimora. È una scelta solidale incoraggiata e sostenuta dalla Presidenza della Cei. Ad oggi sono 23 le Diocesi (in 11 Regioni Ecclesiastiche) che hanno comunicato di aver offerto alla Protezione civile e al Sistema Sanitario Nazionale altrettante strutture per oltre 500 posti.
Oggi, venerdì 27 marzo, tutti i Vescovi italiani che ne hanno la possibilità si recano in un cimitero della loro diocesi per un momento di raccoglimento, veglia di preghiera e benedizione. Lo ha annunciato una nota della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana.
“In questo momento è tutto emergenza, ogni piccolo contributo è benedetto”. “Molti dei nostri ospiti sono a totale nostro carico”. “Stiamo aprendo un altro reparto Covid perché la Regione non ce la fa più”. “Siamo una delle poche mense per i poveri rimaste aperte”.
Venerdì 27 marzo i Pastori, che ne avranno la possibilità, si recheranno da soli a un Cimitero della propria Diocesi per un momento di raccoglimento, veglia di preghiera e benedizione.
"Accanto al lavoro encomiabile di medici e infermieri, le Caritas diocesane, grazie all’inesausto impegno dei volontari, non cessano di garantire i propri servizi rimodulandoli alla situazione contingente, operando in condizioni via via più difficili sempre con le opportune precauzioni (mascherine, guanti, ingressi contingentati, ecc)". Cosi riporta un comunicato ufficiale della CEI in riferimento all'impegno delle caritas diocesane di fronte all'emergenza Coronavirus.
"Trovo doveroso rivolgere un pensiero particolare a voi, sacerdoti, per la bella testimonianza che state offrendo ai fedeli delle nostre parrocchie e a tutte le persone che guardano alla Chiesa. State davvero esprimendo il volto bello della Chiesa amica, che si prende cura del prossimo". Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, dice grazie a tutti i sacerdoti diocesani e religiosi della Chiesa di Dio che è in Italia, con una lettera.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, accogliendo una richiesta di sostegno della Fondazione Banco Alimentare Onlus, ha deciso oggi lo stanziamento di mezzo milione di euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, in favore delleattività di una rete che comprende 21 Banchi in tutta Italia.