“In riferimento ai quesiti provenienti dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione nei quali si richiedono osservazioni circa l’impiego di cori e cantori durante le funzioni religiose o in occasione di eventi di natura religiosa, il CTS segnala che, sulla base degli attuali indici epidemiologici, è possibile la reintroduzione dei cori e dei cantori, i cui componenti dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet". Lo comunica il Ministero dell’Interno alla Conferenza Episcopale attraverso una nota ufficiale diffusa oggi.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso oggi lo stanziamento di 1 milione di euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, in soccorso delle popolazioni del Libano colpite dalla terribile esplosione del 4 agosto scorso.
Parte mercoledì 1° luglio “Rete che ascolta”, il progetto della Chiesa italiana che collega attualmente 63 Consultori familiari e mette a disposizione le competenze di 309 operatori attraverso il numero 06.81159111 e, per le persone con disabilità, attraverso la mail pastoraledisabili@chiesacattolica.it.
Si intitola “È risorto il terzo giorno” ed è una traccia di riflessione elaborata dalla Commissione Episcopale per la Dottrina, l’Annuncio e la Catechesi della CEI per accompagnare equipe diocesane, catechisti e quanti sono impegnati sul fronte dell’annuncio e dell’iniziazione cristiana.
“Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Queste parole di Gesù tratte dal Vangelo di Giovanni ci introducono meravigliosamente a questa giornata in memoria del sindaco Emanuele Crestini".
Si terrà venerdì 19 giugno, dalle 15 alle 17, il quarto webinar formativo e di aggiornamento proposto dall’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana. L'argomento sarà "La cura pastorale dei curanti", il relatore è don Massimo Angelelli, Direttore Ufficio Nazionale per la pastorale della salute.
"Le discriminazioni – comprese quelle basate sull’orientamento sessuale – costituiscono una violazione della dignità umana, che – in quanto tale – deve essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni. Trattamenti pregiudizievoli, minacce, aggressioni, lesioni, atti di bullismo, stalking… sono altrettante forme di attentato alla sacralità della vita umana e vanno perciò contrastate senza mezzi termini. Al riguardo, un esame obiettivo delle disposizioni a tutela della persona, contenute nell’ordinamento giuridico del nostro Paese, fa concludere che esistono già adeguati presidi con cui prevenire e reprimere ogni comportamento violento o persecutorio". Lo sottolinea una nota della Conferenza Episcopale Italiana.
Il coronavirus ha messo in luce le fragilità dell’uomo, ma ha anche messo in luce la possibilità di risposta dell’essere umano. La Conferenza Episcopale Italiana mette in luce sfide e opportunità che vengono dalla pandemia, guardando alla prospettiva dell’ecologia integrale e dando un impegno ecumenico.
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deliberato di conferire un ulteriore contributo straordinario a quelle Diocesi il cui territorio è stato definito dalle Autorità pubbliche “zona arancione o zona rossa”. Si tratta di oltre 10 milioni di euro.
Di un miliardo e mezzo destinato dal Decreto Rilancio alla scuola, solo 65 milioni sono stati destinati alle istituzioni scolastiche paritarie dell’infanzia e 40 milioni per le scuole primarie e secondarie. Cifre sicuramente non sufficienti, che rendono impossibile la sopravvivenza per le scuole paritarie. E la Conferenza Episcopale Italiana scende in campo, chiedendo con forza che “non si continuino a fare sperequazioni di trattamento, riconoscendo il valore delle paritarie”.
L’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei propone un breve corso online, in tre tappe (tre venerdì consecutivi), per offrire, si legge nella presentazione, “la possibilità di pensare alla morte e al conseguente lutto per individuare strumenti psicologici e spirituali di accompagnamento nell’elaborazione del proprio vissuto umano e di fede”.
Altri tre milioni dalla CEI per i Paesi del Terzo Mondo. Dopo che lo scorso 3 aprile i vescovi avevano destinato 6 milioni del fondo del Terzo Mondo a progetti che aiutassero a superare l’emergenza coronavirus, ne vengono aggiunti altri 3, per un totale di 9 milioni. Il fondo è finanziato con i proventi dell’8 per mille, ed ha lo scopo di aiutare i Paesi africani e altri Paesi poveri nell’attuale situazione mondiale.
È stato firmato questa mattina, a Palazzo Chigi, il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Lo ha annunciato la Conferenza Episcopale Italiana. La normativa entra in vigore da lunedì 18 maggio.
Prosegue ogni sera la celebrazione della Santa Messa nel Santuario del Divino Amore in diretta tv e on line per permettere agli italiani cui è proibita la partecipazione almeno di seguirla.
La Conferenza Episcopale Italiana dice basta: di fronte al prossimo decreto del Consiglio dei Ministri per la fase 2 di risposta alla pandemia Covid – 19, che proibisce le celebrazioni religiose almeno fino al 18 maggio, i vescovi rispondono con uno stringato comunicato in cui chiedono al governo di distinguere tra le proprie responsabilità e quelle della Chiesa e sottolineano di non poter “accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto”.
L’emergenza coronavirus “ci sta insegnando che le vicende dell’esistenza rimescolano le carte a volte in maniera improvvisa, rivelando la nostra realtà più fragile. Ci ha fatto comprendere quanto è importante la solidarietà, l’interdipendenza e la capacità di fare squadra per essere più forti di fronte a rischi ed avversità. L’emergenza sanitaria porta con sé una nuova emergenza economica”. Lo scrivono i Vescovi Italiani nel messaggio in occasione del 1° maggio, festa del Lavoro.
Raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, la Conferenza Episcopale Italiana affida l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come "segno di salvezza e di speranza". Lo farà venerdì 1° Maggio, alle ore 21, con un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio. La CEI in queste ultime ore ha stanziato altri 2 milioni e 400mila euro - provenienti dai fondi dell’otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica - a beneficio di altre cinque strutture sanitarie.
La Chiesa Italiana - che ha pagato in questa pandemia un prezzo altissimo in termini di sacerdoti uccisi dalla conseguenze del virus - si prepara alla cosiddetta fase 2, ovvero la ripartenza del Paese. Da oltre un mese si celebra la Messa senza il concorso del popolo e i Vescovi italiani sono ora in contatto con il Governo per ricominiciare a celebrare con i fedeli, nel pieno rispetto delle norme sanitarie. Bisognerà aspettare le decisioni del Governo, non prima del prossimo 4 maggio. ACI Stampa ne ha parlato con Don Ivan Maffeis, Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana.
Si sono conclusi i lavori del Consiglio permanente della Cei, svoltosi in videoconferenza per l’emergenza coronavirus.
"Un aiuto straordinario della Chiesa italiana per sostenere persone e famiglie in situazioni di povertà o di necessità, enti e associazioni che operano per il superamento dell’emergenza provocata dalla pandemia, enti ecclesiastici in situazioni di difficoltà". Così un comunicato ufficiale della CEI presenta lo stanziamento straordinario di 200 milioni di euro, provenienti dall’otto per mille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica e recuperati dalla finalità a cui erano stati destinati, essenzialmente l’edilizia di culto.