Dal 5 al 7 novembre scorso si è svolto a Belgrado l’incontro del Comitato congiunto CCEE-CEC.
Si è parlato soprattutto delle opportunità ecumeniche fornite dal 1700esimo anniversario del Concilio di Nicea negli incontri che si sono avuti in Vaticano tra la nuova leadership del Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. La delegazione ecumenica è stata in Vaticano il 22 e 23 marzo, ed ha avuto anche un incontro con Papa Francesco in udienza privata.
Con un messaggio in spagnolo, letto dal Cardinale Kurt Koch, Papa Francesco ha fatto avere i suoi saluti all’XI assemblea del Consiglio Ecumenico per le Chiese, sottolineando ancora una volta il suo interesse pastorale per l’organismo e auspicando che possa contribuire a rafforzare i legami di comunione tra le Chiese e le organizzazioni ecumeniche che vi partecipano.
“La religione non può essere usata come mezzo per giustificare questa guerra. Tutte le religioni, e noi come cristiani, siamo uniti nel condannare l'aggressione russa, i crimini che vengono commessi contro il popolo dell'Ucraina e la blasfemia che rappresenta l'uso improprio della religione in questo contesto”.
Il Tempo del Creato di quest’anno sia “un Giubileo della Terra”, perché il concetto di giubileo come viene tramandato dalla Bibbia “sottolinea che deve esistere un equilibrio giusto e sostenibile tra realtà sociali, economiche ed ecologiche”. È l’invito lanciato dal Consiglio della Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e dalla Conferenza delle Chiese di Europa (CEC) nel tradizionale messaggio congiunto divulgato per il “tempo del creato”.
Papa Francesco ha benedetto il lavoro della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europee e della Conferenza delle Chiese Europee in una udienza concessa ai presidenti delle due organizzazioni in una udienza privata concessa lo scorso 30 gennaio.
Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) e la Conferenza delle Chiese d’Europa (CEC) - si uniscono, anche quest’anno, in una sola voce per riaffermare la responsabilità nei confronti della creazione e invitare alla preghiera.
Il prossimo viaggio internazionale Papa Francesco lo farà a Ginevra in giornata. Lo scopo principale è rispondere all’invito del Consiglio ecumenico delle Chiese ma ovviamente il Papa celebra anche la messa per i cattolici svizzeri.
La Conferenza delle Chiese Europee sta tenendo la sua assemblea generale, e il tema è “Sarete miei testimoni”. E il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, non manca di sottolinearlo in un messaggio inviato all’assemblea: “Essere testimoni di Gesù è veramente il cuore della nostra missione”.
Ricordare gli eventi del passato, non negare la storia, ma essere convinti che “l’amore di Cristo ci spinge”. Nell’anno in cui si celebra il 500esimo anniversario della Riforma Protestante, il consueto messaggio congiunto del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e della Conferenza delle Chiese Europee assume un peso particolare. Perché ricordare la storia punta a “risanare le ferite” e trovare nuovi orizzonti di dialogo.
“Oggi le Chiese e le Comunità ecclesiali in Europa si trovano ad affrontare sfide nuove e decisive, alle quali possono dare risposte efficaci solo parlando con una voce sola.” Papa Francesco lo ha ricordato nel su discorso della mattina al Comitato congiunto della Conferenza della Chiese europee (CEC) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’ Europa (CCEE).
Un messaggio congiunto di tutte le Chiese europee per la Giornata Mondiale dei Rom, perché le comunità diventino sempre più aperte nei confronti dei Rom, che sono “spesso esclusi e vivono in povertà ai margini della società.”