Venticinque anni fa, Giovanni Paolo II aveva riorganizzato la Chiesa Cattolica di rito latino nelle Repubbliche sovietiche di Bielorussia, Russia e Kazakistan. E il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee invia un messaggio, per ricordare il momento in cui l’Europa cominciò a respirare con due polmoni, secondo una felice espressione di Giovanni Paolo II.
Rinnovare l’impegno per la riconciliazione. È l’appello lanciato dai Segretari Generali della Conferenza delle Chiese Europee (CEC) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) in occasione della Giornata Internazionale dei Rom, che si tiene l’8 aprile.Rinnovare l’impegno per la riconciliazione. È l’appello lanciato dai Segretari Generali della Conferenza delle Chiese Europee (CEC) e del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) in occasione della Giornata Internazionale dei Rom, che si tiene l’8 aprile.
A Malta, venticinque responsabili nazionali per la catechesi di diciotto Conferenze episcopali in Europa si sono incontrati per uno scambio sullo stato della catechesi, il catecumenato e l’anno della misericordia. L’incontro, promosso dalla sezione “catechesi” della Commissione CCEE “Catechesi, Scuola e Università” – sezione guidata da Mons. Đuro Hranić, Arcivescovo di Dakovo-Osijek (Croazia)- ha costituito la prima tappa del processo che porterà i responsabili nazionali per la catechesi, la scuola, l’università, le vocazioni e per la pastorale giovanile di tutte le Conferenze episcopali in Europa a incontrarsi congiuntamente nella primavera del 2017 in un Simposio sull’accompagnamento dei giovani nel loro cammino di fede.
Appresa la notizia del prossimo incontro tra Sua Santità Papa Francesco e Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia, il Cardinale Péter Erdő ha voluto testimoniare la sua gioia per questo storico incontro inviando una lettera al Patriarca Kirill.
Un'indagine condotta recentemente tra le Conferenze Episcopali europee rivela che la Chiesa in Europa ha risposto in maniera positiva ai bisogni urgenti di rifugiati e migranti, così come all'appello del Santo Padre ad accogliere i rifugiati. L'assistenza offerta include la cura immediata di coloro che si trovano maggiormente nel bisogno e azioni di lungo termine volte a facilitare l'integrazione in Europa.
L’incontro con i rifugiati in Giordania e quanti soffrono del clima di conflitto e d’instabilità̀ politica ed economica della regione sarà al centro della visita che quest’anno compirà il Coordinamento Terra Santa (HLC2016), il gruppo di vescovi europei, nord-americani e sud-africani, che dagli anni novanta ogni anno visita le varie comunità cristiane presenti in Terra Santa.
I Presidenti di tutte le istanze continentali delle Conferenze episcopali hanno lanciato un appello impellente alle parti negozianti e ai capi di Stato impegnati il prossimo dicembre alla COP 21 di Parigi a lavorare per il raggiungimento di un nuovo accordo internazionale sul clima. L'appello sostiene l'importanza dell'Enciclica Laudato Si' di Papa Francesco. I firmatari si uniscono “al Santo Padre nell’implorare un grande passo avanti a Parigi, per un accordo globale e generatore di un vero cambiamento sostenuto da tutti”.
Nel giugno 2014 si è svolta a Minsk, in Bielorussia, la quarta edizione del Forum Europeo Cattolico-Ortodosso. I lavori sono stati guidati dal metropolita Gennadios di Sassima del Patriarcato Ecumenico e dal cardinale Péter Erdő presidente del Consilium Conferentiarum Episcoporum Europae, accolti dal metropolita Pavel di Minsk e Sluzk e dall’arcivescovo di Minsk-Molihev, Tadeusz Kondrusiewicz. In quell’occasione i delegati delle Conferenze episcopali cattoliche e delle Chiese ortodosse in Europa hanno affrontato il tema: Religione e diversità culturale: sfide per le Chiese cristiane in Europa.
“L'orrore degli attacchi terroristici a Parigi e allo Stade de France, la sera del 13 novembre, che hanno causato molte vittime e feriti molti altri, hanno gettato nel lutto l'intera umanità.”
“Le ideologie tentano oggi di togliere all’Europa i suoi valori e di dividerla tra fautori e oppositori di modelli costruiti non sulla narrazione della storia comune europea, ma a tavolino.” E' uno dei passaggi del testo di riflessione della Commissione CCEE Caritas in Veritate nel giorno di San Martino, all’inizio delle celebrazioni dei 1700 anni della sua nascita.
"L'Europa è in crescita verso la maturità?». Questa è la domanda principale indirizzata da don Michel Remery, Vice Segretario generale del CCEE, ad un numero significativo di leader olandesi di circa 40 organizzazioni cattoliche (VKMO) impegnate nel sociale. Per don Remery, "la situazione dei rifugiati in Europa e le difficoltà nel capire cosa bisogna fare ci fanno pensare. Questo vale anche per le parole di Papa Francesco, che ha parlato di 'un’Europa nonna, che non è più fertile e vivace".
Si chiude con un messaggio di due pagine la plenaria dei vescovi europei del Consiglio delle Conferenze Episcopali, che si sono riuniti in plenaria in Terrasanta dall’11 al 16 settembre. Una plenaria con il duplice obiettivo di tornare lì dove tutto è cominciato, per dare solidarietà ai cristiani perseguitati in Medio Oriente e trovare anche nuova linfa per l’impegno nella vecchia Europa.
Sono 47, servono 33 mila studenti e sono tra le migliori del Paese. Eppure, il taglio di fondi del governo israeliano ne sta mettendo seriamente a rischio l’esistenza. Da tempo, le scuole cristiane in Israele portano avanti una difficile trattativa per ottenere quello che spetta loro per legge: ovvero i fondi governativi per le scuole cosiddette “speciali,” che permetterebbero alle famiglie di pagare una retta sostenibile. Ma lo Stato israeliano, dal 2009, ha progressivamente diminuito la torta per le scuole cristiane, mentre non ha fatto lo stesso per le scuole di altre confessioni religiose. “Non vogliamo aiuti di Stato, vogliamo eguaglianza,” è lo slogan della manifestazione.
Mil’iya significa “il punto più alto delle montagne.” È un piccolo villaggio a circa un’ora di viaggio dalla Domus Galileae, tra strade in salita e rocce e deserto. È qui che i vescovi del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee vengono a chiudere la giornata di domenica. Perché qui c’è una comunità greco melkita, solidissima da oltre 600 anni, isolata sulle montagne. Sono comunità antiche, di arabi israeliani, fieri della loro autonomia che ha permesso loro fin d’ora di non svolgere nemmeno il servizio militare. Festeggiano l’esaltazione della Croce. Ed è una festa cui partecipano oltre 5 mila persone.
Arrivano già dal pomeriggio le famiglie che partecipano alla veglia di preghiera per la famiglia a Nazareth. Si riuniscono in sit in spontanei, continuando una protesta per il taglio di fondi alle scuole cristiane che ha interessato anche il recente incontro di Papa Francesco con il presidente Revlin. Ma soprattutto, vanno a pregare, si preparano ad una veglia di preghiera con i vescovi del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa. Oggi è il giorno in cui la plenaria itinerante dei vescovi europei tocca Cafarnao, e poi Nazareth. Pietro e Maria. Alla ricerca delle radici della Chiesa e delle radici d’Europa.
“Vi trovate a riflettere sulla vita della Chiesa nei vostri Paesi, prego affinché il tempo trascorso insieme sia innanzitutto un tempo forte di preghiera e solidarietà”. Papa Francesco invia un messaggio ai vescovi europei, riuniti in Terra Santa fino al prossimo 16 settembre per i lavori del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE) e invia gli “auguri” e il “saluto fraterno”.
E‘ una realtà poco conosciuta, eppure molto presente anche nell’opulenta Europa, quella dei sacerdoti che non riescono a giungere alla fine del mese! La mancanza di fondi della propria diocesi e la continua diminuzione delle offerte che giungono dai organismi internazionali di solidarietà provati anche loro dalle ristrettezze economiche che l’Europa attraversa da qualche anno, fanno sì che le poche risorse che giungono, servono giustamente a mantenere in vita le numerose opere caritative a beneficio del crescente numero di famiglie bisognose.l mese!
L’emergenza immigrazione è al centro delle attenzione del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee. A ribadirlo, alla Radio Vaticana, è Padre Luis Okulik, segretario della Commissione Caritas in Veritate del Ccee.
“Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), attraverso la sezione "Salvaguardia del Creato" della sua Commissione Caritas in Veritate, si unisce all'iniziativa del Santo Padre Francesco di celebrare una Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato insieme con i fratelli Ortodossi.” Un messaggio diffuso oggi alla vigilia della prima giornata voluta da Papa Francesco come preghiera comune.
“Scegliendo la Terra Santa come luogo dello loro prossimo incontro, i presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa intendono compiere un pellegrinaggio alle radici stesse dell’Europa e della cultura europea”. Un segno, insomma, ma non solo. “Al centro dei lavori - spiegano dal Ceee - ci sarà la figura di Gesù Cristo, insieme all’ascolto ed alla condivisione delle sfide della Chiesa in Europa”.