Ci sono circa 16 milioni di fedeli cattolici in Cina, almeno secondo le fonti ufficiali. Una minoranza sparuta, e spesso sotto controllo del governo, ma con un enorme peso specifico. Perché la Chiesa cattolica opera in un territorio in cui tutto viene controllato, in cui tante realtà di fede non vengono accettate, dove persino i concetti sono differenti.
Quasi tre mesi prima di pubblicare l’intervista- colloquio che Pedro Chia, direttore dell’ufficio stampa della Provincia cinese della Compagnia di Gesù, ha realizzato con Papa Francesco il 24 maggio scorso.
È formalmente una università cattolica, la St. Francis University di Hong Kong, che fino a quest’anno era semplicemente un istituto di alta educazione, chiamato Caritas Institute of Higher Education. Promosso dalla diocesi, l’istituto era frequentato da 2500 studenti. Ora ha il rango di università, ed è stato accreditato per discipline di scienze sociali, gestione amministrativa e della comunicazione.
"Carissimi Pastori e fedeli tutti, il giorno 24 maggio, che è dedicato alla memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani — la quale è venerata con tanta devozione nel santuario mariano di Sheshan a Shanghai —, in futuro potrebbe divenire occasione per i cattolici di tutto il mondo di unirsi in preghiera con la Chiesa che è in Cina". Con queste parole Papa Benedetto XVI concludeva la lettera inviata ai cattolici cinesi il 27 maggio 2007 con cui istituiva la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, che ricorre da allora ogni 27 maggio.
Sono passati quindici anni da quando Papa Benedetto XVI ha istituito il mondo Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, che si celebra il 24 maggio La festa di Maria Ausiliatrice, patrona del paese.
Secondo quanto riportato dall’agenzia AsiaNews il Vescovo della prefettura apostolica di Xinxiang Monsignor Zhang Weizhu, 7 sacerdoti e 10 seminaristi sono stati arrestati dalla polizia della Repubblica Popolare Cinese.
Un giornalista che racconta una massacro politico, e poi è costretto a nascondersi per tutta la vita, ma intanto scopre Gesù. In poche parole è la storia di Dalù, il giornalista che ha dato la notizia al mondo del dramma di piazza Tiananmen.
Non ci saranno i tradizionali pellegrinaggi al santuario della Madonna di Sheshan in Cina. L’emergenza coronavirus ha portato alla decisione di cancellarli, per questioni di sicurezza sanitaria. Dove non era riuscito il Partito Comunista, riesce invece la diffusione del virus. E fa perdere alla Cina una straordinaria occasione, perché a Sheshan andavano sia cattolici “sotterranei” che riconosciuti dalla Chiesa ufficiale.
Era il 2007 quando Benedetto XVI stabiliva il 24 maggio come Giornata Mondiale di Preghiera per i Cattolici Cinesi. È il giorno della Madonna di Sheshan, l’immagine della Vergine più venerata in Cina. Dodici anni dopo, c’è un accordo provvisorio tra Santa Sede e Cina sulla nomina dei vescovi. Ma c’è anche un movimento di sinizzazione delle religioni voluto dal presidente Xi Jinping. Ci sono ancora persecuzioni, abbattimenti di croci e di chiese. Ancora c’è bisogno di pregare.
Dopo l’accordo provvisorio firmato tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese sulla nomina dei vescovi, Papa Francesco - che ieri ha ribadito la paternità dell’intesa con Pechino - ha scritto una lettera ai cattolici cinesi e a tutta la Chiesa universale.
Aveva 97 anni, ed ha trascorso l’ultimo mese di vita in cure palliative: l’arcivescovo Andrea Aniceto Wang Chongyi, vescovo di Guiyang, si è spento lo scorso 20 aprile, e i funerali sono stati celebrati lo scorso 22 aprile.
Il Vescovo di Hong Kong Cardinale John Tong Hon sta per andare in pensione per raggiunti limiti di età. Il porporato infatti ha compiuto 77 anni lo scorso 31 luglio e la norma canonica per i vescovi è quella di presentare al Papa le dimissioni al compimento del 75° anno di età. Sta al Pontefice decidere se e quando accoglierle.
"Carissimi Pastori e fedeli tutti, il giorno 24 maggio, che è dedicato alla memoria liturgica della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani — la quale è venerata con tanta devozione nel santuario mariano di Sheshan a Shanghai —, in futuro potrebbe divenire occasione per i cattolici di tutto il mondo di unirsi in preghiera con la Chiesa che è in Cina". Con queste parole Papa Benedetto XVI concludeva la lettera inviata ai cattolici cinesi il 27 maggio 2007 con cui istituiva la Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, che ricorre per l'appunto oggi.
Nel Vangelo odierno - in occasione della Solennità della Santissima Trinità - Gesù spiega ai discepoli la sua missione. Lo ha detto il Papa stamane nel consueto Angelus domenicale in Piazza San Pietro.
Le relazioni tra Taiwan e la Santa Sede sono forti: lo ha detto Chen-Jan Lee, viceministro degli Esteri di Taiwan, al termine di una Messa celebrata lo scorso 6 marzo per il terzo anniversario dell’elezione di Papa Francesco. E le sue parole, riportate poi dal giornale Taiwan Today, sembrano quasi un segnale che Taiwan non ha nessuna intenzione di perdere la sua relazione privilegiata con la Santa Sede. Nemmeno in caso di apertura di relazioni diplomatiche con il governo della Repubblica Popolare Cinese.