Si sono dovuti aspettare due anni, ma finalmente, secondo il progetto originale ritardato dal COVID e poi dalle recrudescenze della seconda ondata del COVID, si è celebrata una Messa cattolica nella Cattedrale di St. Pierre a Ginevra. Era la prima volta dal 1535. Ma, a differenza del 1535, la celebrazione non è terminata con una rivolta contro i preti presi di mira dal lancio di oggetti considerati idolatri, che portarono alla decisione delle autorità di sospendere la Messa. Piuttosto, c’era la sensazione di essere parte di un momento storico.
Dal 28 maggio, la Svizzera ha riaperto alle celebrazioni religiose pubbliche, e così può essere confermata la celebrazione cattolica nella cattedrale protestante di San Pietro rinviata al 30 maggio, giorno di Pentecoste. La celebrazione era prevista per il 29 febbraio, ed era stata rinviata al 30 maggio.
Secondo il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, la Messa che sarà celebrata nella cattedrale di San Pietro a Ginevra il prossimo 29 febbraio è “un grande simbolo dell’unità dei cristiani”.