Una cena per parlarsi, per rafforzare la spinta verso l’unità, per continuare un dialogo continuo. Il 7 ottobre, nell’ambito della sua visita a Roma per partecipare all’incontro di Sant’Egidio e anche per incontrare Papa Francesco, il Catholicos armeno Karekin II ha avuto una cena con il Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, insieme ad altri dignitari della Chiesa apostolica armena.
Ho chiesto a Papa Francesco di sollevare la sua voce in modo da ristabilire la giustizia e la pace”. Karekin II, Catholicos della Chiesa Apostolica Armena, ha incontrato il Papa prima dell’Angelus, e prima di una sua precipitosa partenza per l’Armenia, scossa dalle notizie di nuovi conflitti in Nagorno Karabach, Artsakh nel nome storico armeno della regione contesa dall’Azerbaijan. E la conversazione, di circa 40 minuti, si è concentrata a lungo proprio sul conflitto e sulla situazione nella regione.
Una amicizia di lunga data, quella del Catholicos di tutti gli armeni Karekin II e PapaFrancesco, certificata dal lungo abbraccio che c’è stato quando si sono incontrati loscorso 5 aprile, prima dell’inaugurazione di una statua di San Gregorio di Narek neiGiardini Vaticani. Di questa amicizia, ma anche delle radici cristiane armene e delgenocidio, Karekin II ha parlato in una intervista esclusiva con ACI Stampa, per una sorta di bilancio e sguardo sul futuro della “Giornata armena” di Papa Francesco.