Caritas Internationalis boccia la “Carta di Milano”, frutto politico dell’Expo215: “non si sente la voce dei poveri del mondo, né di quelli del Nord né di quelli che vivono nel Sud del pianeta”. Secondo Michel Roy, segretario generale dell’organismo interazionale, il documento che sarà presentato a Ban Ki-moon, dopo essere stato presentato il mese scorso nella sede dell’Onu, “manca di mordente e offre un approccio limitato per la risoluzione della fame nel mondo”.
Sarà beatificato il prossimo sabato a San Salvador, e subito avrà il titolo di co-patrono di Caritas Internationalis, un ‘ombrello’ sotto il quale operano in 165 tra Caritas territoriali e organizzazioni caritatevoli. L’annuncio dell’adozione dell’arcivescovo Romero a co-patrono è stato dato dal presidente uscente di Caritas Internationalis, il Cardinal Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, che aveva già citato l’arcivescovo di Salvador ucciso dalle squadre della morte mentre celebrava Messa come uno dei pilastri su cui si reggeva Caritas Internationalis.
Come previsto alla vigilia, è il Cardinal Luis Antonio Tagle il nuovo presidente di Caritas Internationalis. Il Cardinale ha ottenuto una maggioranza schiacciante, 91 voti su 133 votanti, convergendo su di sé i voti delle agenzie di Asia, Africa, America del Sud. Il cardinale filippino succede così al Cardinal Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga. È il primo presidente asiatico di Caritas Internationalis.
Il sogno di Papa Francesco, “una Chiesa povera per i poveri”, non è una teoria, ma ha bisogno di un grande impegno quotidiano. Quando il Papa spiega che “siamo tutti nelle periferie”, sprona a “vivere nella solidarietà con la gente che la società e le strutture sociali stanno sfortunatamente abbandonando”. E avere cura della creazione significa dare il primato all’umano.
Eleggeranno domani il loro nuovo presidente, e le attese sono tutte lì. Ma il dibattito riguardante Caritas Internationalis è più ampio. Si tiene la prima assemblea generale da quando gli statuti di Caritas Internationalis sono stati riformati. Con il motu proprio “Intima Ecclesiae Natura,” Benedetto XVI aveva rafforzato la collaborazione tra Caritas Internationalis e Santa Sede, con l’idea di rendere viva e presente l’identità della Chiesa Cattolica. La linea guida degli statuti era proprio quella della Carità nella Verità, che è anche il titolo dell’enciclica sociale di Benedetto XVI. Come è stata implementata in questi tre anni? E come lo sarà ancora?
La Caritas “non è il capo di tutte,” ma è “soltanto aiuto, servizio ed esperienza di comunione.” L’ammonimento di Papa Francesco arriva al termine dell’omelia alla Messa che tiene all’inizio dell’Assemblea Generale di Caritas Internationalis. Una omelia in cui il Papa non nega i benefici effetti della Caritas. Ma chiede all’organizzazione – ombrello della carità della Chiesa di essere più presente e viva nelle parrocchie. Nello spirito del motu proprio con cui Benedetto XVI riformò Caritas Internationalis nel 2012.
Saranno più di trecento i delegati di ogni parte del mondo che da oggi si riuniranno a Roma per la Assemblea generale di Caritas Internazionali che quest’anno avrà come tema la custodia del Creato. In una conferenza nella Sala Giovanni Paolo II della Sala Stampa Vaticana è stato presentato il programma dei lavori che si aprono con la messa del Papa nella basilica vaticana.
L’assemblea generale di Caritas Internationalis che inizia oggi e termina il 17 maggio non serve solamente a definire le linee guida dell’organismo per i prossimi quattro anni. In gioco è anche l’elezione del nuovo presidente, dato che il Cardinal Oscar Rodriguez Maradiaga, in carica per i mandati 2007-2011 e 2011-2015, lascerà l’incarico. E per l’incarico di nuovo presidente c’è una corsa a due: da una parte, il Cardinal Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila; dall’altra Joseph Soueiph, arcivescovo maronita di Cipro.
Papa Francesco aprirà l’Assemblea Generale della Caritas Internationalis. Il prossimo 12 maggio, alle ore 17:30, celebrerà una messa all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, avviando il programma dei lavori dell’organismo caritativo internazionale.
Una rete contro il traffico degli esseri umani. Si chiama COATNET (Christian Organizaations Against Humn Trafficking NETwork), la promuove Caritas Internationalis, e mette insieme tutte le realtà che al momento si occupano di traffico di esseri umani. Un progetto spinto dal particolare interesse di Papa Francesco sul tema, che ha fatto della tratta degli esseri umani uno dei centri dell’attività diplomatica del suo pontificato. Ma soprattutto un progetto che si basa sulle molteplici attività che la Chiesa già fa sul campo per combattere la tratta degli esseri umani.