E’ la figura del “buon ladrone” crocifisso con Gesù il primo elemento che il Papa offre nella sua omelia in occasione della Messa celebrata in San Pietro in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso dell’anno.
Come da tradizione, ad inizio novembre, il Papa ha celebrato la Messa in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso dell’anno. La celebrazione di oggi ha voluto ricordare anche Papa Benedetto XVI, morto il 31 dicembre 2022.
“Viviamo nell’attesa di ricevere beni così grandi e belli che nemmeno riusciamo a immaginarli, perché, come ci ha ricordato l’Apostolo Paolo, siamo eredi di Dio, coeredi di Cristo. Alimentiamo l’attesa del Cielo, esercitiamoci nel desiderio del paradiso”. Lo ha detto il Papa, questa mattina, nell’omelia della Messa celebrata in San Pietro in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell’anno.
Mercoledì 2 novembre 2022, Commemorazione di tutti i fedeli defunti, alle ore 11.00, all’altare della Cattedra della Basilica di San Pietro, Papa Francesco presiederà la Celebrazione Eucaristica in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell’anno.
E' bello "fidarsi del Signore, il quale non viene mai meno alle sue promesse. Ma la fiducia in Dio non nasce da un entusiasmo momentaneo, non è un’emozione e nemmeno solo un sentimento: viene dall’esperienza e matura nella pazienza, come accade a Giobbe, che passa da una conoscenza di Dio per sentito dire a una conoscenza viva, esperienziale. E perché ciò avvenga, è necessaria una lunga trasformazione interiore che, attraverso il crogiuolo della sofferenza, porta a saper attendere in silenzio, cioè con pazienza fiduciosa, con animo mite". Lo ha detto il Papa, stamane, nell'omelia della Messa celebrata come ogni anno in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell'anno.
“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. La rivelazione di Gesù oggi interpella tutti noi: siamo chiamati a credere nella risurrezione non come a una specie di miraggio all’orizzonte, ma come a un evento già presente, che ci coinvolge misteriosamente già ora. E tuttavia questa stessa fede nella risurrezione non ignora né maschera lo smarrimento che umanamente sperimentiamo davanti alla morte”. Lo ha detto il Papa, stamane, celebrando la Messa nella Basilica Vaticana in suffragio di Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell’anno.
“Oggi anche noi possiamo chiederci: che cosa mi suggerisce il pensiero della risurrezione? Come rispondo alla mia chiamata a risorgere?”
“Vivo come uno che prepara l’incontro con lo sposo?” È la domanda principale di Papa Francesco nell’omelia per la Santa Messa in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso dell’anno.
Dopo la nostra morte Dio “si farà giudice del nostro percorso terreno; un giudice le cui caratteristiche sono la misericordia e la pietà”. Lo ha detto il Papa stamane pronunciando l’omelia nella Messa in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso dell’anno.