“Riflettere su come cristiani e induisti possono insieme far crescere il rispetto reciproco tra le persone , andando oltre la tolleranza, per preparare un’era più pacifica ed armoniosa per ogni società”. E’ l’invito contenuto nel messaggio del cardinale Jean Louis Tauran , presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso in occasione della festività indù di Deepavali che si celebra il prossimo 19 ottobre.
Come ogni anno per la festa buddista di Vesakh è stato pubblicato un messaggio del Pontifico Consiglio del Dialogo interreligioso a firma del cardinale Tauran.
Due giorni al Cairo per un seminario della Università di Al-Azhar, sul tema: Il ruolo di al-Azhar al-Sharif e del Vaticano per contrastare i fenomeni di fanatismo, estremismo e la violenza in nome della religione”.
E’ la festa dalla luce, della vittoria del male sul bene, dalla vita sulla morte: la festa di Diwali è celebrata da tutti gli Indù ed è conosciuta come Deepavali ossia “fila di lampade ad olio”. Tre giorni di celebrazioni che segnano l’inizio di un nuovo anno, la riconciliazione familiare, specialmente tra fratelli e sorelle, e l’adorazione a Dio. Da molti anni la Santa Sede invia un messaggio speciale per la occasione e così anche oggi in previsione della festa che cade l’11 novembre, il Presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, il cardinale Jean-Louis Tauran e del Segretario P. Miguel Angél Ayuso Guixot, MCCJ.
Un cattolico, un musulmano e un ebreo, insieme a testimoniare che le religioni sono per l’edificazione dell’umano e non per la sua distruzione. Il Meeting 2015 inaugura con un dialogo tra il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, Azzedine Gaci, rettore della Moschea Othmane a Villeurbanne (Lione) e Haïm Korsia, gran rabbino di Francia. Tema dell’incontro: “Le religioni sono parte della soluzione, non il problema”. “Religione vuol dire relazione. Relazione dell’essere umano, dell’uomo, con Dio”, ha sottolineato il cardinale Tauran in una recente intervista per presentare l’incontro. “Tutto questo esige una giusta relazione con il Creato e i veri adoratori di Dio sanno di essere custodi gli uni degli altri. Per questo le religioni sono parte della soluzione e non il problema: perché facciamo parte di un’unica famiglia umana ed è questo che dobbiamo ricordare”.
Arriva l’estate ed è tempo di Meeting. Quello per l’ Amicizia tra i Popoli, quello di Comunione e Liberazione, quello che riunisce politica e religione e mette in luce le bellezze culturali del paese.“Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?” E’ questo il tema del 2015 per la kermesse più seguita di agosto. dal 20 al 26 agosto non c’è caldo che possa fermare il Popolo del Meeting.