Il matrimonio come sacramento che unisce tutta la famiglia, anche nel martirio. Un bambino che vede la luce forse per un solo secondo (non lo sappiamo) e che per questo riceve il Battesimo del sangue ed è oggi un beato senza nome. Una famiglia martire perché ha vissuto l’esperienza del Buon Samaritano. Gli Ulma, Jozef, Wiktoria e i loro figli Stanisława di 8 anni, Barbara di 7 anni, Władysław di 6, Franciszek di 4, Antoni di 3, Maria di 2, e il bimbo senza nome che vedeva la luce forse nel momento del martirio della madre, sono beati.
Perché la famiglia Ulma è una famiglia martire? Perché “ha difeso la radice da cui Cristo è nato”. E questa radice è la custodia di due famiglie ebree, consapevoli che la pena per l’aver nascosto quelle persone, in quella zona della Polonia, era solo la morte. Uccisi in odio alla fede, dunque, anche se nessuno ha chiesto loro di abiurare. Uccisi in odio alla fede perché hanno dimostrato di essere davvero cristiani, come dimostrava la parabola del Buon Samaritano cerchiata in rosso nella loro consumata Bibbia casalinga, accompagnata da una parola: Sì.
Sulla beatificazione della famiglia Ulma arriva una precisazione da parte del Dicastero della Cause dei Santi. Il Prefetto del Dicastero, il Cardinale Marcello Semeraro, in riferimento a notizie recentemente diffuse su alcuni organi di stampa in relazione al martirio della famiglia Ulma, di cui sarà celebrato il rito di beatificazione domenica 10 settembre 2023 a Markowa, in Polonia, precisa punti molti importanti riguardo al settimo figlio.
Sarà il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica per l’apertura del nuovo anno pastorale del Centro Oratori Romani il prossimo 7 novembre alle ore 19:30.
Allo stadio comunale di Chiavenna, davanti a 2500 persone presenti, Suor Maria Laura Mainetti è stata proclamata Beata. Tutte le campane della Diocesi di Como suonano a festa. Proprio ventuno anni fa, suor Maria Laura Mainetti, al secolo Maria Teresina Elsa Mainetti, dell’Istituto dell’Immacolata gestito dalle Figlie della Croce di S. Andrea, fu uccisa da tre ragazze coinvolte in una setta satanica. Diciannove coltellate, ma Suor Laura muore dando il suo perdono e invocando quello di Dio.
E' beato Rosario Livatino, il giudice ragazzino ucciso dalla mafia. E' il primo magistrato beato nella storia della chiesa. Oggi, domenica 9 maggio, alle 10, grande commozione nella Cattedrale di Agrigento, dove ha avuto luogo la Santa Messa con la cerimonia di beatificazione presieduta dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi. La festa del Beato sarà il 29 ottobre.
"È la carità una strada aperta anche per noi, oggi, mentre ci domandiamo: come e da dove riprendere, dopo questa dolorosissima fase della pandemia? Io penso che dovremo ricominciare dalla stessa carità da cui partì il beato Bartolo Longo”. Così afferma il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle cause dei santi, nell’omelia della messa che precede la supplica alla Madonna del Rosario di Pompei.