Si è tenuta il 12 aprile la Messa di ringraziamento del Cardinale Raffael Sako per il suo ritorno a Baghdad. Il Patriarca della Chiesa Caldea aveva lasciato la sede della sua Chiesa nove mesi fa, trasferendosi ad Erbil, in protesta contro il ritiro di un decreto governativo che gli conferiva la potestà di Patriarca.
Parla di “risultato eccezionale” il Cardinale Raffael Sako, patriarca caldeo, nel momento in cui sta riconsacrando la chiesa di Nostra Signora del Perpetuo soccorso a Mosul. E non potrebbe essere altrimenti, perché la chiesa era stata occupata, dissacrata e quindi adibita a ufficio della polizia religiosa da parte dei miliziani del sedicente Stato Islamico, che avevano rimosso e distrutto crocifissi e statue e li avevano sostituiti con simboli, insegne e manifesti dell’ISIS, tra cui un manifesto con le 14 regole della Jihad. La chiesa era stata liberata nel 2017, e fu avviato un lavoro di ricostruzione terminato solo quest’anno.
Un documento sulla Fraternità Universale, da firmare a Najaf, in Iraq, con i leader sciiti: è la proposta del Cardinale Louis Rafael Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei, caldeggiata anche durante un “panel” sulla libertà religiosa organizzato dall’Ambasciata del Regno Unito presso la Santa Sede lo scorso 15 luglio.