Come può un sacerdote vivere la configurazione a Cristo buon pastore? Il cardinale segretario di stato vaticano Pietro Parolin interviene al Convegno della Congregazione per il Clero dedicato ai documenti conciliari sul sacerdozio e offre la risposta con le parole di Papa Francesco, con l’identikit fatto in una delle prime omelie da Pontefice.
Nuovo direttore dei programmi per la Radio Vaticana che oggi celebra le festa del sui patrono San Grabriele Arcangelo. La messa del mattino è stata celebrata nella Cappella della Radio dedicata proprio all’ arcangelo dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e da monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, dal direttore generale, padre Federico Lombardi, e da padre Andrzej Koprowski che, ha concluso il suo impegno di direttore dei Programmi. A sostituirlo padre Andrzej Majewski, in passato responsabile della redazione polacca della Radio Vaticana.
Per la prima volta si celebra la memoria liturgica del beato Paolo VI, e a presiedere la messa nella basilica vaticana è stato il cardinale Pietro Parolin segretario di stato vaticano appena rientrato dal viaggio negli Stati Uniti del Papa. Se la Chiesa “ha coscienza di ciò che il Signore vuole che Ella sia, sorge in lei una singolare pienezza e un bisogno di effusione, con la chiara avvertenza di una missione che la trascende, d’un annuncio da diffondere”, ha detto Parolin nella omelia citando la Ecclesiam suam, prima enciclica di Paolo VI.
“San Colombano fu un canale privilegiato della grazia di Dio, attraendo fiumi di pellegrini e penitenti, e accogliendo nei tanti nuovi monasteri moltissimi giovani, che abbracciavano la sua Regula monachorum.” Così il cardinale Pietro Parolin segretario di stato vaticano, a nome di Papa Francesco, saluta i 1400 anni della morte del monaco nel messaggio inviato al Vescovo di Piacenza-Bobbio in occasione del XVIII Meeting internazionale delle Comunità Colombiane.
Si è concluso a Singapore il lungo viaggio del cardinale Pietro Parolin in Asia, nella città ha celebrato i 50 anni di indipendenza ricordando l’impegno internazionale messo in campo da Singapore, in direzione di una “ricerca globale di pace e prosperità, soprattutto in questo momento in cui il mondo si trova ad affrontare enormi sfide, come il fondamentalismo religioso e il terrorismo”.