L’attenzione all’agricoltura è carente in molte parti del mondo, e la Santa Sede promuove un approccio che metta al centro la persona “sia essa soggetto del lavoro agricolo, operatore economico o consumatore.
Un telegramma del Segretario di Stato a nome del Papa, per esprimere cordoglio per l'attentato di Londra.
“Lo scenario mondiale è caratterizzato da chiusure e ingiustizie, che generano migrazioni, all’interno degli Stati o all’estero”. Il cardinale Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin lo ha ripetuto nel suo intervento che ha in pratica concluso la due giorni di lavori della VI edizione del Forum Internazionale su Migrazioni e Pace, sul tema “Integrazione e sviluppo: dalla reazione all’azione”.
Tra Africa ed Oriente, i ranghi diplomatici della Santa Sede sono in viaggio con uno scopo: promuovere la pace. È stato questo il centro della “lezione” sulla diplomazia vaticana che il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, ha dato un Madagascar, dove è in visita fino a domani prima di recarsi in Congo. Ed è stato questo il senso del messaggio che l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” vaticano, ha lanciato durante la sua visita ad Hiroshima, dove fu sganciata la prima bomba atomica.
“È così grande il valore di una vita umana ed è così inalienabile il diritto alla vita del bambino innocente che cresce nel seno di sua madre, che in nessun modo è possibile presentare come un diritto sul proprio corpo la possibilità di prendere decisioni nei confronti di tale vita, che è un fine in sé stessa e che non può mai essere oggetto di dominio da parte di un altro essere umano”.
Un denso programma di cinque giorni, che ha il suo culmine in un incontro con i vescovi locali e in una “lecture” sulla diplomazia vaticana: il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, comincia oggi il suo viaggio in Madagascar, per celebrare i cinquanta anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi. E con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra i due Paesi.
“E’ necessario che gli edifici sacri, a cominciare dalle nuove chiese parrocchiali, soprattutto quelle collocate in contesti periferici e degradati, si propongano, pur nella loro semplicità ed essenzialità, come oasi di bellezza, di pace e di accoglienza”. E’ l’auspicio di Papa Francesco contenuto nel messaggio letto dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, durante la consegna del premio delle Pontificie Accademie, conferito dal Pontefice a giovani studiosi, artisti o istituzioni distintisi nella promozione dell’umanesimo cristiano.
“L’obiettivo finale è quello di preservare la legalità anche sui mari che, da secoli, è segno di libertà e di civiltà” perché “il settore della pesca offre un contributo decisivo alla sicurezza alimentare globale, al benessere umano e alla prosperità economica, ed è particolarmente importante per la sopravvivenza delle comunità di pesca su piccola scala in molti Stati”. Sono le parole del Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, intervenuto alla FAO in occasione della Giornata Mondiale della Pesca.
Un processo “irreversibile” quello del cammino ecumenico, che si nutre della “testimonianza dei cristiani”, e che è un antidoto alla società secolarizzata. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, alla vigilia del viaggio di Papa Francesco in Svezia analizza i temi del viaggio in una intervista al Centro Televisivo Vaticano. Con una certezza: “Questo viaggio è una pietra miliare.”
In attesa della conferma della data del viaggio di Papa Francesco, in questi giorni è il segretario di stato vaticano che apre la strada come pellegrino a Fatima.
Una disamina della situazione internazionale, la richiesta di centrare tutte le politiche dell’agenda 2030 sulla dignità dell’essere umano, e la consapevolezza che non c’è pace senza sviluppo umano integrale: il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, conclude la sua settimana alle Nazioni Unite delineando l’agenda della Santa Sede e chiedendo con forza l’impegno portato avanti dai governi.
Come combattere la radicalizzazione della religione? Con un maggiore impegno a fianco delle organizzazioni religiose. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nei suoi discorsi alle Nazioni Unite continua a reiterare quella che è diventata una linea decisa della Santa Sede. Ovvero che le religioni sono la soluzione, e non la fonte, del problema del radicalismo.
Un impegno internazionale per affrontare le radici ultime delle migrazioni. Perché è vero che si devono costruire ponti e non muri, ma è altrettanto vero che la straordinaria ondata migratoria che si sperimenta oggi nel mondo deve essere affrontata a partire dalle cause che sono alla radice. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, inaugura la sua settimana alle Nazioni Unite delineando la posizione della Santa Sede sul tema migrazioni.
“Giustizia, concordia assieme a un vero processo della pace”: è questa la preghiera del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nell’omelia della Messa celebrata la sera del 7 settembre nel Pio Collegio Brasiliano a Roma. L’occasione era il 190esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra la nazione latinoamericana e la Santa Sede.
É un appuntamento consueto ormai da anni quello che porta la Libreria editrice vaticana a Pordenone. Per la X edizione de “ La Libreria Editrice Vaticana a Pordenone” che si svolgerà nella città friulana dal 25 al 29 ottobre 2016 quest’anno una anteprima a fine agosto con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Città del Vaticano.
In un messaggio a firma del cardinale Parolin il Papa saluta gli Isitituti secolari ricordando Paolo VI: “fare unità tra consacrazione e secolarità, tra azione e contemplazione”. Un punto d’incontro, spiega, che aiuti secolarità e consacrazione a stare “insieme” senza “mai” separarsi, pena - sostiene - il vivere “in maniera formalistica” certi impegni senza frutto.
Con il suo seppur breve pontificato Giovanni Paolo I ha contribuito a forgiare una Chiesa "che è risalita alle sorgenti con il concilio e che nella semplicità e nella povertà evangelica si piega a servire il mondo, facendosi prossima alle realtà umane e alla loro sete di carità". Così il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ricorda la figura di Giovanni Paolo I, di cui oggi ricorre il 38/mo anniversario dell'elezione a Romano Pontefice.
Un viaggio nei paesi balcanici che in questi meso stanno affrontando l’arrivo di migranti dal Medio Oriente, un viaggio nei paesi a maggioranza ortodossa dove l’ateismo comunista ha cancellato la dignità dell’uomo e dove, più di 20 anni dopo ancora i cattolici pagano le conseguenze di quel periodo.
Trovare “nuovi modi” per annunciare a tutti il “miracolo” delle Misericordia di Dio. E’ l’esortazione rivolta da Papa Francesco ai vescovi filippini, in occasione della loro 112.ma assemblea plenaria in corso a Cebu. La lettera, a firma del cardinale Parolin, è stata letta dal nunzio apostolico nelle Filippine, mons. Giuseppe Pinto, durante la Messa di apertura da lui co-presieduta insieme a mons. Socrates Villegas, presidente della Conferenza episcopale del Paese.
Poco più di cento pagine tutte concentrate sulla misericordia, e un titolo che richiama le parole di Benedetto XVI. “Il nome di Dio è misericordia” è un libro intervista che il vaticanista Andrea Tornielli, amico di vecchia data di Jorge Mario Bergolgio, ha realizzato con Papa Francesco.