Ai funerali di Benedetto XVI, il Cardinale Malcolm Ranjith non poteva mancare. Legatissimo al Papa emerito, da cui era stato nominato arcivescovo di Colombo e creato cardinale, Ranjith conosceva e condivideva il pensiero di Ratzinger. Tanto da volere un istituto culturale intitolato proprio a Benedetto XVI, inaugurato il 27 dicembre 2015.
A tre anni dagli attentati di Pasqua, la comunità srilankese, accompagnata dal Cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, incontra Papa Francesco, che sottolinea: “Di fronte all’orrore e all’assurdità di certi atti, che sembra impossibile siano commessi da uomini, appare evidente l’opera del Maligno”.
Papa Francesco ha scritto al Cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, per esprimergli solidarietà nei suoi tentativi di cercare giustizia per le vittime degli atacchi di Pasqua. Da tempo, il Cardinale è impegnato in una battaglia per la verità, e non ha avuto timore a chiamare in causa il governo e chiedendo di chiarirne le corresponsabilità nel non fermare gli attacchi che a Pasqua 2019 hanno causato quasi cinquecento morti.
Le chiese chiuse, senza celebrazioni pubbliche, in Sri Lanka le hanno già sperimentate. È successo dopo gli attentati di Pasqua dello scorso anno, quando gli attacchi a tre chiese e tre alberghi provocarono 279 morti e circa 500 feriti. Un anno dopo, il cardinale Ranjith, arcivescovo di Colombo, ha voluto dare un messaggio per questa Pasqua: “I cattolici hanno perdonato”.
Il prossimo 3 aprile, alle 11 del mattino, le campane di tutte le chiese dello Sri Lanka suoneranno a festa, mentre il Cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, salirà al santuario di Nostra Signora del Lanka a Tewatta, a nord della capitale, per fare uno speciale voto e cheidere alla nazione che sia risparmiata dalla pandemia del coronavirus.
Si vedono alcuni degli attentatori della strage di Pasqua in Sri Lanka, ripresi dalle telecamere di sicurezza, uno di loro fino al momento in cui entra in chiesa, l’attimo prima che si fa esplodere. Si vedono le macerie, i corpi straziati dall’esplosione. Si vede il giuramento dei radicalisti, immortalato come da copione prima andare a fare strage. Ma si vede anche un lavoro di ricucitura del dialogo tra le fede, una reazione profonda perché nessuno reagisse con la violenza alla violenza. C’è tutto questo nel video che il Cardinale Malcolm Ranjith ha portato a Papa Francesco, in una udienza privata il 20 giugno a Santa Marta.