Una Messa nel santuario di Santa Marija Bistrica, dove una pioggia di petali di rose è stata diffusa in suo onore su iniziativa della rivista cattolica Glas Koncila, che celebra anche i sessanta anni dalla sua fondazione. E una Messa a Zagabria, la città di cui fu arcivescovo, e dove fu processato in maniera ingiuriosa. Il 3 ottobre 1998, 25 anni fa, il Cardinale Alojzije Stepinac veniva beatificato da San Giovanni Paolo II. Le celebrazioni in Croazia, dove non ci sono dubbi sulla sua santità, non potevano che essere grandi e importanti.
Per la Croazia colpita dal terremoto, è arrivata anche una lettera di conforto del Papa emerito Benedetto XVI, che si è detto colpitto dal terremoto e ha inviato la sua benedizione alla Croazia. La lettera del Papa emerito giunge come una risposta agli auguri natalizi inviatigli dal Cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, ma diventa anche un segno di conforto per l'intera Chiesa croata.
Cirillo e Metodio evangelizzarono gli slavi traducendo i testi liturgici e della Bibbia, creando un alfabeto (l’alfabeto cirillico) e andando incontro alle culture. E il Cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, guarda proprio alla cultura, che è “la chiave per interpretare la realtà”, ma che viene avvelenata dall’indifferentismo che “non vuole le domande e le risposte sul senso ultimo”.
Un Papa “aperto ai progressi” sul processo di dialogo con la Chiesa ortodossa anche sul Cardinale Alojzie Stepinac. E un Papa che in particolare raccomanda e supporta l’idea di istituire un catecumenato per gli sposi e che sostiene un forte impegno pastorale. Il Cardinale Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria, parla con ACI Stampa della visita ad limina dei vescovi croati.
Il Cardinale Josizp Bozanic celebra, inviato speciale del Papa. Perché l’evento che avviene a Trsaat, Tersatto, nei pressi di Rijeka, sulle coste della Croazia, è di natura altrettanto speciale: si ricordano i 650 anni dell’arrivo dell’immagine della Vergine di Loreto. Che fu inviata da Beato Urbano V nel 1367, per “calmare il loro dolore”. Perché fu anche lì, in quel luogo chiamato Tersatto, che passò la Santa Casa di Loreto.