“È risuonato anche quest’oggi il monito dell’apostolo Giovanni, al quale fece riferimento San Giovanni Paolo II in occasione del V centenario della morte del Beato Michele Giedroyc.
“Ci troviamo, infatti, davanti ad una donna la cui vita è stata rischiarata solo dalla fedeltà al Vangelo. Poliedrica e perspicace, è stata luce per quanti ha incontrato nel corso della sua esistenza, attingendo coraggio e gioia di vivere dal suo abbandono in Dio, alla cui volontà aderiva giorno dopo giorno e la cui scoperta la rendeva coraggiosa testimone e annunciatrice della Parola di Dio”. Il Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, descrive così Guadalupe Ortiz de Landázuri nella Santa Messa di Beatificazione avvenuta oggi presso il Palacio de Vistalegre di Madrid.
Maria Concepcion Cabrera, familiarmente denominata Conchita, “non c’era problema che non cercasse di risolvere, non c’era indigenza che non cercasse di soccorrere”.
“Angelo, Mariano, Jesus, César Gonzalo, José Maria, Juan José, Manuel, Sixto e Luis, un giorno hanno sentito la voce del divino Maestro che diceva loro: «Seguimi!». E hanno assecondato generosamente la chiamata divina, intraprendendo il cammino per diventare sacerdoti del Signore.”
È con un messaggio di Papa Francesco che si pare la messa per la beatificazione di padre Pierre Claverie e 18 compagni, uccisi in odio alla fede in Algeria tra il 1994 e il 1996. E il Cardinale Becciu, inviato speciale di Papa Francesco, sottolinea nell’omelia che “la morte tragica dei Beati Pietro Claverie e dei 18 compagni martiri è un seme sparso nei momenti difficili, fecondato dalla sofferenza che porterà frutti di riconciliazione e di giustizia”.
Semplicemente cristiani:questo è il titolo di un nuovo libro dedicato ai monaci, beati e martiri, di Tibhirine. Ed è l'essenza di quello che in primo luogo sono stati i monaci, futuri nuovi beati. Cristiani fino in fondo, fino al dono della vita, non perché votati al martirio senza limiti, ma perché fedeli alla loro vocazione, fino in fondo.
“Per portare frutto, il chicco di grano deve morire. Questi nostri fratelli e sorelle, che oggi sono stati proclamati beati, in ogni loro scelta furono ‘chicco’, perché accettarono di morire poco alla volta nel quotidiano spendendosi al servizio del Vangelo, sino al servizio eroico finale”.
È beata Clelia Merloni, la fondatrice delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù. Alla cerimonia, come rappresentante del Papa, il Cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi che l’ha definita “colei che condivise la ferita del Cuore di Gesù, rispondendo alle ostilità e al disprezzo con la carità”. Un carisma attuale e affascinante.
Uno sacerdote, arrivato nella comunità, l’altro catechista prodotto della comunità. Uno missionario, l’altro primo beato nativo del Guatemala. Entrambi assassinati, in odio alla fede, in odio all’opera di promozione umana che portavano santi. Eppure – sottolinea il Cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, nell’omelia della Messa di Beatificazione – il sangue di Padre Tullio Maruzzo e Luis Obdulio è, come dice la profezia di Tertulliano, seme di nuova vita.
È Beato Padre Tiburcio Arnaiz Muñoz, Sacerdote della Compagnia di Gesù. Era “innamorato pazzo di Gesù”. Lo ricordano proprio così le persone che ne hanno tramandato la fama di santità nel tempo.
“Papa Montini era un uomo di preghiera, un uomo di sacrificio, un uomo umile. L’Eucaristia e la preghiera sono sempre state il centro della sua vita”. Il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha presentato così la figura di Papa Paolo VI, che sarà canonizzato il 14 ottobre prossimo da Papa Francesco.
Quella dell’Arcangelo Michele “è una missione molto significativa, che si rivolge a quelle situazioni nelle quali e contro le quali è davvero difficile lottare”. Per la Festa di San Michele Arcangelo, patrono e protettore della Polizia di Stato Italiana e del Corpo della Gendarmeria Vaticana, il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha celebrato la Messa nella Cappella del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano Maria Madre della Famiglia.
“Oggi, è una giovane figlia della Romania che viene additata come modello nella testimonianza eroica del Vangelo. Essa ha consacrato la sua vita a Gesù e a Lui è stata fedele fino al martirio, avvenuto in un contesto tragico di grandi sofferenze e di persecuzione per i cristiani di questa terra”. Sono le parole del Cardinale Giovanni Angelo Becciu, che ha pronunciato questa mattina a Nisiporeşti in Romania, nel corso della Messa di Beatificazione di Veronica Antal, martire fedele laica dell’Ordine Francescano Secolare.
Una donna dal carattere ribelle, che però imparò ad essere docile nelle mani di Dio, di cui scoprì l’amore e del quale volle tutti scoprissero l’amore, e le cui opere di carità e devozione rappresentano un appello all’Europa perché non sia ripiegata negli egoismi, ma sappia accogliere e amare chi ha bisogno. Il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione dei Santi, tratteggia così la personalità di Suor Alfonsa Maria, al secolo Elisabetta Eppinger (1814 – 1867), nell’omelia della celebrazione durante la quale è salita agli onori degli altari.
La Beata Anna Kolesarova “fu uccisa per la sua resistenza e per la fermezza nel difendere la propria integrità fisica e la virtù della castità”.