“Apprezzo molto la vostra capacità di coniugare gli aspetti professionali e quelli spirituali, esprimendo così la vostra devozione e fedeltà alla Sede Apostolica.
Il segretario di Stato vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, inviato da Papa Francesco nel Paese dei Cedri nella giornata di digiuno e preghiera per il Libano, legge al popolo libanese una preghiera di Papa Francesco. "Ti affidiamo il Libano", è la richiesta del Papa, perché "realizzi la sua vocazione di messaggio di pace e di fraternità".
“È stato un vescovo che ha vissuto l’esperienza del Concilio Ecumenico Vaticano II, l’ha applicato e nel suo breve pontificato ha fatto progredire la Chiesa lungo le strade maestre da esso indicate”.
Sono due i compiti del credente oggi mostrare che la santità è un cammino percorribile da tutti, accogliere la propria missione, quella ricevuta nel Battesimo, di vivere e di testimoniare.
Cosa significa oggi “santità”, diventare “santi”? Se ne parlerà nel corso del Simposio internazionale “Pedagogia della santità. Una sfida universale per i fedeli laici” che si svolgerà dal 5 al 9 febbraio a Roma.
È davvero ricco di suggestioni il libro “Riflessioni d’alta quota” curato da Monsignor Leonardo Sapienza, rogazionista, reggente della Prefettura della Casa Pontificia, presentato mercoledì 18 settembre alla Pontificia Università Lateranense. "Posso dirvi che è stato bello lasciarmi condurre ad alta quota dalle fotografie e dalle parole del libro, che intendono spingerci verso l’alto", commenta il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, intervenuto ieri all'evento e che ha firmato la prefazione del volume.
"L’immagine che abbiamo dell’Africa, che normalmente si diffonde, è quella di un continente pieno di problemi: conflitti, epidemie… Credo che l’Africa sia prima di tutto una terra ricca di umanità, una terra ricca di valori, una terra ricca di fede e mi pare che il Papa vada proprio con questi sentimenti". Il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin commenta, tramite un'intervista a Vatican News, l'imminente viaggio di Papa Francesco in Madagascar, Mozambico e Maurizio.
Il Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin, ha partecipato questa mattina alla tradizionale cerimonia che ricorre dal 1901 ogni prima domenica di agosto al Sacrario di Cima Grappa.
“Proprio mentre ha conosciuto la possibilità di diventare più unita, l’umanità ha cominciato a sperimentare anche le divisioni più laceranti. A questi problemi nuovi, la Chiesa risponde esortando all’unità come espressione di un’esigenza intrinseca, che porta a sviluppare un legame autentico tra popoli diversi”. A dirlo è il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, nel corso della Conferenza Internazionale sul tema “1919- 2019. Speranze di pace tra Oriente e Occidente”, presso l’Università del Sacro Cuore di Milano, in occasione del X anniversario della Fondazione dell’Istituto Confucio della medesima università.
Il Cardinale Pietro Parolin ha ricevuto oggi in Vaticano un gruppo di circa 50 persone impegnate, a vario titolo, contro la criminalizzazione della omosessualità. A diffondere la notizia è una comunicazione del Direttore dd Interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.
La politica concordataria della Santa Sede si basa su sette principi fondamentali. A ripercorrerli
“Occorre, invece, recuperare la dimensione oggettiva dei diritti umani, basata sul riconoscimento della «dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana, [che] costituisce il fondamento della libertà della giustizia e della pace nel mondo»”.
Fede e carità come legame inscindibile, il vangelo della famiglia, il sostegno ai cristiani in Medio Oriente. Per questo e molto altro la Santa Sede ringrazia i Cavalieri di Colombo che hanno tenuto il loro incontro annuale a Baltimora che si è concluso oggi.
“Possiamo fare esperienza di un tempo e un luogo dove l'umanità si affaccia sul l'eternità possiamo entrare in una terra di confine in cui Dio dialoga con noi e noi con lui. Allo splendore materiale corrisponde quello spirituale che si edifica sull'amore. Le anime salvate da Dio che camminano verso il suo regno sono la più grande bellezza. Le persone rappresentano una bellezza di santità che le pietre non possono esprimere”.
La conferenza internazionale di ACS a Roma “Iraq, ritorno alle origini” ha un grande progetto: far rifiorire la cristianità irachena. A sostenere e ad esporre la nobile iniziativa, presso Pontificia Università Lateranense di Roma, il Segretario di Stato Vaticano, il Cardinale Pietro Parolin e il Presidente internazionale di ACS, il cardinale Mauro Piacenza.
“Per noi, fare il primo passo vuol dire compiere con serenità e dedizione il proprio dovere, essere polizia di prossimità, vuol dire anche testimoniare l’essere alla sequela del Signore, quindi farlo con quella dedizione che deve essere di testimonianza”.
E’ il multilateralismo il cuore del libro che è stato presentato giovedì scorso all’ Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede che porta la firma dell’ arcivescovo Silvano Tomasi: La Santa Sede nella Famiglia delle nazioni.
Si è concluso il 6 agosto il raduno dei giovani cattolici provenienti dai diversi Paesi del continente asiatico. Quest’anno, dopo sette edizioni, sono circa duemila i partecipanti, provenienti da 24 Paesi asiatici. E Papa Francesco ha voluto recapitare a tutti i partecipanti della GMG asiatica il suo affettuoso messaggio.
“Come mamma preoccupata per le tribolazioni dei figli, Ella è apparsa qui con un messaggio di consolazione e di speranza per l’umanità in guerra e per la Chiesa sofferente: finalmente il mio cuore trionferà!”. Con queste parole il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin ha presieduto la processione della Santa Messa nella Veglia Mariana a Fatima per la solennità del 13 maggio.
Un paio di anni fa Papa Francesco decise di farsi intervistare da Carcova news, la rivista delle Villas Miserias, e tra le molte cose disse