“ Fu una giornata splendida”. Le parole di Joseph Ratzinger che ricordano quell’undici ottobre 1962 sono un incipit talmente personale per una grande opera di interpretazione del Concilio che sembrano quasi fuori luogo. Eppure è tutto lì.
“Non è possibile negoziare sull’insegnamento di Gesù”. Il Cardinal Gehrard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, lo sottolinea in una lunga intervista al Koelner Stadt Anseiger, il giornale della diocesi di Colonia. Una linea dritta, quella del “guardiano della fede”. Già al convegno sulla Deus Caritas Est, in una inconsueta (per lui) interpolazione a braccio, sottolineò che “non ci può essere un matrimonio tra due uomini”, e che dirlo “non significava entrare in cose politiche”, ma chiedere ai politici di “rispettare la natura umana”. E, in una intervista esclusiva ad ACI Stampa nel dicembre 2015, aveva messo in guardia da un mal interpretato concetto di misericordia: “Misericordia non significa laissez faire”.
Ci sono tutti i temi in discussione oggi, nel discorso che il Cardinal Gehard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede, ha tenuto di fronte all’episcopato cileno, durante una visita nel Paese sudamericano che è durato 4 giorni (dal 6 al 10 novembre). Dal rischio di protestantizzazione della fede cattolica alla necessità della Chiesa di essere “romana,” fino al ruolo delle conferenze episcopali. Fino al relativismo teologico, che porta ad una sorta di protestantizzzazione della Chiesa.