Dopo la rivolta di Budapest del 1956, il Cardinale Jozsef Mindszenty, primate di Ungheria, si rifugiò nella Legazione diplomatica degli Stati Uniti e l’intervento dei carri armati sovietici in Ungheria. E fu in quel periodo che Mindszenty divenne un eroe della Chiesa del silenzio. Non solo un eroe nazionale, ma una personalità internazionale. Eppure, già prima di tutto questo, quando Mindszenty era incarcerato, la sua storia era conosciuta. Tanto da suscitare l’interesse, nemmeno troppo passivo, di un signore molisano.